Speech by ReadSpeaker
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Cari alunni, se talvolta, tra un bagno al mare e un’escursione in collina, vi trovate a passare da queste parti, troverete un famoso problema, noto come “I Coniglietti di Fibonacci” che propongo a voi, ma anche ai visitatori adulti, a scopo sia ludico che conoscitivo.
Passiamo al problema, senza perderci in chiacchere.
Immaginate di possedere una coppia di giovanissimi conigli, che dopo un mese di vita diviene feconda e, da quel momento in poi, genera una nuova coppia di coniglietti al mese.
Ogni nuova coppia di coniglietti si comporterà allo stesso modo: dopo un primo mese di attesa, genererà una nuova coppia di coniglietti al mese, tutti i mesi. Seguite l’evoluzione del gruppo di coniglietti e fate attenzione al numero di coppie che avrete a disposizione, mese dopo mese.
1. All’inizio avete solo una coppia A, non feconda;
2. dopo un mese, avete ancora la sola coppia A, che è divenuta feconda;
3. dopo due mesi, A (che resta) ha generato una nuova coppia B, inizialmente non feconda;
4. dopo tre mesi, A ha generato C, inizialmente non feconda, e B è diventata feconda…
Se contate, mese dopo mese, il numero delle coppie di coniglietti, troverete la successione di Fibonacci, così denominata su proposta del matematico francese Edouard Lucas (1842-1891, inventore tra l'altro delle Torri di Hanoi, di cui abbiamo già parlato su questo blog e di cui potete vedere una immagine animata):
1; 1; 2; 3; 5; 8; 13; 21; 34; 55; 89; 144; …
I calcoli diventano sempre più fastidiosi; ci chiediamo quindi come poter scrivere una “regola” che aiuti a calcolare con facilità i termini di tale successione. Insomma:
"Quante saranno le coppie di coniglietti ad un mese considerato?"
Ci saranno, ovviamente, tutte le coppie del mese precedente. Ci saranno poi le coppie “neonate”: quante? Una per ogni coppia feconda (nel mese precedente al mese considerato). Ma le coppie di coniglietti diventano feconde dopo un mese di “attesa”. Quindi il numero di coppie in età feconda al momento considerato è il numero delle coppie presenti due mesi prima.
Quindi: il numero a(n) di coppie al mese n-esimo è la somma del numero delle coppie presenti nei due mesi precedenti:
a(0) = 1; a(1) = 1; a(n+2)= a (n+1)+a(n ) dove n è un numero naturale
La successione di numeri: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 15, …si ritrova in molte applicazioni. Ad esempio, consente di tassellare un piano con una sequenza di quadrati due soli dei quali con lati uguali. Una sequenza strettamente imparentata con la spirale!
Possiamo anche rappresentare in un grafico l'andamento della nostra “popolazione” per i primi mesi (consideriamo, ad esempio, il primo anno):
Se esaminiamo il rapporto tra il numero di coppie al mese n-esimo e al mese (n+1)-esimo, troviamo che al crescere di n tale rapporto tende a “stabilizzarsi” intorno ad un valore di poco superiore a 0,6:
E' tutto. Mi auguro che vi siate divertiti un pochino.
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Non scrivo mai un post come questo nei miei blog didattici: le riflessioni o i pensieri di carattere non didattico li posto nel blog personale.
Ma come si fa a resistere quando, appena postato un articolo sulle topologie, una ragazza giovanissima, capitata qui per caso, ti scrive un commento dicendo che trova fantastico questo blog .....un blog didattico, dico! E i blog didattici in genere sono ritenuti "pallosi", si sa! ( Scusate, miei alunni che vi trovate a leggere quest'ultimo termine....di carattere non propriamente didattico, ma quando ce vo'...ce vo'). Non solo, questa ragazza va ad inserire un link in un post sul suo blog, invitando i visitatori a "farci un salto".....sul blog di matematica! Ci credereste voi?
E che dire di JulianaJu, che, anch'essa capitata per caso, addirittura dichiara in un commento di essere un po' invidiosa di non avere avuto una prof. di matematica come me??? Che cara......
Dico come si fa a resistere a tutto cio'? Pertanto, vi ringrazio perchè se questi blog didattici vanno avanti (e credetemi non è facile farlo) è grazie a pensieri e sentimenti come i vostri! Affini a quelli dei miei alunni, per i quali questo blog e l'altro di scienze sono nati. Loro lo sanno molto bene!
Ancora grazie, Krasta e JulianaJu. A presto
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Riprendiamo, allora, l'argomento sulle topologie introdotto nel post precedente e parliamo, per la precisione, della percorribilità di una rete topologica. Nelle figure 1 e 2, potete osservare uno schema detto rete topologica: costituito da archi che uniscono dei punti detti nodi. Si chiama ordine del nodo il numero degli archi che si incontrano in quel nodo.
Nell’esempio, osservate che i nodi A,B,C,D, sono di ordine 3 mentre il nodo E è di ordine 4.
Gli archi delimitano una superficie ( compresa quella esterna) detta regione.
Una rete topologica si dice percorribile se esiste un percorso che passi per ogni arco una sola volta senza interruzione.
Il grande matematico svizzero Eulero (1707- 1783) studiò il problema della percorribilità delle reti e pervenne alle seguenti conclusioni:
1. una rete topologica è percorribile se i suoi nodi sono tutti di ordine pari. Il punto di partenza può essere un nodo qualsiasi e coincide con il punto di arrivo.
2. Una rete topologica è percorribile se ha soltanto due nodi di ordine dispari, senza ritornare al punto di partenza.
Come applicazione di quanto illustrato prima, vi propongo il celebre problema che suscitò l’interesse del grande matematico Eulero. Osservate attentamente le immagini seguenti.
Nel fiume Pregel, che attraversa la città di Königsberg (ora Kaliningrad) vi sono due isole collegate, fra loro e con le rive opposte, da sette ponti disposti come nel disegno.
Provate a rispondere, adesso, alle domande:
1. I nodi B, C, D sono di ordine pari?
2. E’ impossibile attraversare i sette ponti, senza mai passare due volte per lo stesso ponte?
3. Ci sono due soli nodi di ordine dispari?
4. I nodi B, C, D sono di ordine dispari e il nodo A è di ordine pari?
Non vi fornisco, per adesso, la soluzione. Lasciamo passare qualche giorno e poi la pubblico in un nuovo post. Basta riflettere attentamente perchè non è difficile!
A presto
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Cari ragazzi di ex-terza A (mi fa uno strano effetto pensarvi in questi termini...) alcuni di voi, durante gli ultimi giorni di scuola, mi hanno chiesto se avessi potuto fornire durante l'estate qualche risorsa o trattare degli argomenti per farvi allenare in vista dell'accesso alla scuola secondaria superiore.
Non vi ho fatto promesse, ma compatibilmente con la mia disponibilità di tempo cercherò di venire incontro alle vostre richieste. Già ho postato un articolo "Le Torri di Hanoi" che ha toccato l'argomento delle serie.
Parliamo, in questo post, di topologie in modo semplice e accessibile perchè l'argomento, in genere, risulta ostico e poco gradito a voi studenti
Abbiamo trattato, durante l'anno, in particolare alcune trasformazione geometriche: le simmetrie. Avete, si spera, acquisito l'idea di trasformazione geometrica .
Bene, diciamo subito che nelle trasformazioni topologiche ben poche caratteristiche della figura rimangono inalterate al punto che si potrebbe addirittura parlare di geometria delle deformazioni.
Analizzate, attraverso l’osservazione della figura 1, le proprietà che rimangono invariate:
le linee rimangono aperte o chiuse, semplici o intrecciate ( a;b;c;d).
Un punto appartiene a una linea o a una regione ( a;b;c;d).
L’ordinamento dei punti su una linea rimane inalterato (d).
Il numero di regioni, archi e nodi rimane costante ( b;c;d).
Per finire, leggete con attenzione il significato di alcuni termini usati nel linguaggio della topologia (figura 2).
Si chiama grafo una figura piana composta da punti, detti nodi, collegati da un certo numero di segmenti o archi.
Si dice arco la parte di linea che collega due nodi.
Si dice regione la parte di piano delimitata da archi. Nel numero di regioni di un grafo si considera anche quella ad esso esterna.
Fin qui tutto chiaro? Allora seguitemi nel post successivo
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Posto di seguito una segnalazione (per gli appassionati di Linux o per quanti vogliono iniziare a conoscere questo S.O. open source) su Eduknoppix, una risorsa veramente interessante, utilizzabile sia da docenti che studenti. Alcuni ne saranno sicuramente a conoscenza, ma forse altri saranno lieti di sapere di cosa si tratti.
EduKnoppix è una distribuzione GNU/Linux basata su Knoppix, rivolta principalmente a studenti ed insegnanti, che permette di familiarizzare con il sistema operativo GNU/Linux e con i suoi applicativi educational.
EduKnoppix è una distribuzione live, ciò significa che si avvia e funziona dal CD, non occorre installare nulla sul disco fisso del computer.
EduKnoppix include, fra l'altro, le versioni più recenti di Maxima: un potente sistema di computer algebra, Octave: un linguaggio per calcolo numerico.......
A presto
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Segnalo ai colleghi di matematica un software shareware veramente interessante, adatto sia alla scuola secondaria di 1° grado che alla primaria. Potete trovare diverse schede demo utilizzabili cinque volte. Insomma dategli un'occhiata e non ve ne pentirete.
Il software riguarda sia aspetti numerici che geometrici. L'insegnante può costruire diversi itinerari didattici a seconda delle esigenze della classe o del singolo alunno. Particolarmente interessante l'impiego dinamico per la geometria.
A presto
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Cari ragazzi di terza (o meglio ex-terza) se vi trovate a passare dal blog vi consiglio di leggere con attenzione il famoso paradosso di Zenone, che enuncio di seguito. Provate a ragionarci su per gioco e se vi doveste trovare in difficoltà leggete la soluzione, fornita dopo l'enunciato. Diciamo che il problema, in cui si fa ricorso alle serie, può essere un utile esercizio di preparazione in vista del passaggio alle scuole superiori.
Naturalmente, possono cimentarsi anche i grandi se ne hanno voglia
Il piè veloce Achille sfida alla corsa una lenta tartaruga, dicendole:
- Scommettiamo che riesco a batterti nella corsa anche dandoti dieci metri di vantaggio ?
La tartaruga risponde: - Sai, io sono molto lenta, ma se mi dai un vantaggio di dieci metri, non riuscirai a battermi!
Achille replica:- Sì che posso, io sono il doppio più veloce di te.
E la tartaruga:- Anche se sei il doppio più veloce non potrai mai raggiungermi. Vedi, mentre tu percorri i dieci metri, che mi hai dato di vantaggio, io mi sposto in avanti di cinque. Tu dovrai poi percorrere questi cinque metri, ma io mi sarò spostata in avanti di altri due metri e mezzo, che tu dovrai recuperare. Ma, mentre tu cercherai di raggiungermi facendo questi due metri e mezzo, io mi sarò spostata di un altro metro e venticinque e così via senza fine, cosicchè tu non potrai mai raggiungermi.
Così dicendo, la tartaruga tracciò sulla terra un disegno che spiegava la situazione. Achille osservò a lungo il disegno, ripetendo mentalmente più volte il percorso della gara, non capacitandosi di come non fosse possibile, a lui così veloce, raggiungere il più lento animale. D'altronde Achille avrebbe potuto, seguendo un altro ragionamento, sostenere di poter vincere la gara. Infatti, quando Achille avesse percorso, diciamo, trenta metri, la Tartaruga ne avrebbe percorsi solo quindici; detratti i dieci metri di vantaggio iniziali, Achille si sarebbe ancora trovato in vantaggio di cinque metri. Il paradosso appassionò molto gli antichi, che non conoscevano la teoria delle serie e trovavano inspiegabile il ragionamento. Proviamo anche noi a riflettere su quel disegno...
SOLUZIONE
Quando Achille si trova in Ao la tartaruga è in To. Achille corre per raggiungerla ed arriva in A1. La tartaruga nel frattempo si è spostata in T1, avendo percorso metà della distanza di Achille, ma restando sempre in vantaggio. Il processo si ripete, apparentemente fino all'infinito e sembra proprio che Achille non raggiunga mai la tartaruga.
Svolgiamo però il calcolo delle distanze, cosi come dei tempi, supponendo che la velocità di Achille sia v =1 m/s (ricordando che la distanza AoA1 è di dieci metri). Achille percorre una distanza pari a Da = 10+5+2.5+... metri, in un tempo t = 10+5+2.5+... secondi.
La tartaruga percorre una distanza Dt = 5+2.5+1.25+... metri in un tempo uguale. Si vede subito che si tratta di tre serie geometriche convergenti. Per es. Da = 10(1+1/2+1/4+...) = 10[1/(1-1/2)] = 10(2) = 20 metri. Dt è la metà di tale valore mentre il tempo impiegato è t = 10(1+1/2+1/4+...) = 10[1/(1-1/2)] = 10(2) = 20 secondi. Dunque dopo venti secondi, avendo percorso venti metri in tutto, Achille raggiunge la tartaruga e un attimo dopo la supera definitivamente.
La vittoria dell'uno o dell'altra dipende da dove viene posto il traguardo. L'errore nel ragionamento è quello di ritenere che una somma di infiniti termini debba dare sempre un risultato infinito. Alla luce delle moderne conoscenze matematiche la soluzione è addirittura banale e si riduce ad un semplicissimo esercizio di cinematica.
A presto
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.