Cari ragazzi e cari lettori, riporto una notizia di sicuro interesse, riguardante la valutazione degli apprendimementi, in Matematica e Scienze, degli studenti italiani, nell'ambito dell'indagine internazionale Timss 2007.
La notizia, con relativi commenti, è rimbalzata su molti portali nazionali che si occupano di educazione. Pittosto che linkare uno di esssi, ho preferito riportare di seguito gli undici punti introduttivi del documento originale, pubblicato sul sito delI'INVALSI in data 9 dicembre 2008. Il resto potete leggerlo al link precedente.
1. Il 9 dicembre 2008 alle ore 16.00 sono stati diffusi dalla IEA (International
Association for the Evaluation of Educational Achievment) i risultati della edizione
2007 dell’indagine internazionale TIMSS (Trend in International Mathematics and
Science Study), giunta alla sua quarta edizione (le precedenti indagini sono tate
condotte nel 1995, 1999, e 2003)
2. TIMSS si concentra sugli apprendimenti degli studenti al quarto e all’ottavo anno di
scolarità (in Italia rispettivamente la IV classe della primaria e la III classe della
secondaria di I grado) in matematica e scienze.
3. L’edizione del 2007 ha coinvolto 425.000 studenti di 59 paesi del mondo (49 paesi e 7
province/regioni di paesi all’ottavo anno di scolarità e 36 paesi e 7 province/regioni al
quarto anno). I risultati dei diversi paesi sono misurati su una scala che ha media 500 e
deviazione standard 100; entrambi i parametri sono tenuti fissi nel tempo per
consentire confronti diacronici.
4. In Italia, gli allievi della quarta classe della scuola primaria ottengono risultati
superiori alla media TIMSS, sia in matematica (507; cfr Tavola 1) che in scienze (535;
cfr Tavola 3). In entrambi i casi le differenze sono significative dal punto di vista
statistico. In scienze si tratta di un risultato di assoluta eccellenza, statisticamente
inferiore solo a quello dei 4 paesi asiatici che hanno ottenuto i migliori punteggi in
assoluto ( Singapore, Taiwan, Hong Kong e Giappone), e superiore a quello di molti
importanti paesi europei quali Austria, Paesi Bassi, Svezia. In matematica i risultati
sono meno lusinghieri e si evidenzia una significativo distacco anche dai paesi europei
tradizionali nostri partner (Germania, Inghilterra, Paesi Bassi).
5. Gli alunni della terza classe della scuola secondaria di primo grado ottengono risultati
inferiori a quelli della media TIMSS. Il punteggio in scienze è solo marginalmente più
basso (495; cfr Tavola 4) e la differenza non è significativa dal punto di vista
statistico; al contrario il punteggio di matematica (480, cfr Tavola 2) segnala un
significativo scostamento rispetto alla media e ancor più rispetto alla gran parte dei
paesi europei partecipanti all’indagine.
6. La scuola primaria oltre ad ottenere buoni risultati nel confronto internazionale li
migliora nel tempo. In scienze il punteggio medio nella quarta classe è aumentato di
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circa 20 punti, un incremento tra i più elevati registrati nei paesi partecipanti
all’indagine. In matematica, il miglioramento è solo marginale e non risulta
significativo dal punto di vista statistico (Tavola 5). In scienze, l’incremento è dovuto
in gran parte all’aumento del numero degli allievi che ottengono punteggi elevati o di
eccellenza, cioè che superano il punteggio di 550 (Grafico 1). Nel 2003 questi erano il
35 per cento del totale mentre nel 2007 erano aumentati al 44 per cento; di questi nove
punti di aumento quattro sono attribuibili a quei ragazzi che raggiungono punteggi
eccellenti che passano dal 9 al 13 per cento del totale. In matematica, il marginale
miglioramento è dovuto alla riduzione della quota dei ragazzi che non raggiungono
nemmeno la soglia minima per essere nel primo livello, ed ad un contemporaneo
aumento della quota di quelli che si situano sul livello intermedio.
7. Nella scuola secondaria di primo grado non si notano miglioramenti nel tempo. Ad un
marginale incremento in scienze si associa un lieve calo in matematica.
8. La distribuzione geografica dei risultati per l’Italia conferma i divari territoriali già
messi in luce da altre indagini. Il Nord-Est, che include Trentino Alto Adige, Veneto,
Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, si distingue rispetto alle altre macro-aree
per una migliore prestazione dei suoi studenti, in matematica e scienze, sia nelle
quarta classe della scuola primaria che nella terza classe della secondaria di primo
grado. Essa è, fra l’altro, la sola area che in matematica ottiene, all’ottavo anno di
scolarità, un risultato di alcuni punti superiore alla media TIMSS, pur condividendo
con le altre macro-aree la tendenza generale ad un abbassamento dei punteggi, in
termini relativi, nel passaggio dalla quarta elementare alla terza media (Cfr. Tavole 6 e
7).
9. Nella scuola primaria le tre macro-aree Nord-Ovest (Val d’Aosta, Piemonte, Liguria,
Lombardia), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio) e Sud (Abruzzo, Molise,
Campania, Puglia), ottengono punteggi complessivamente molto simili, molto più
elevati della media TIMSS in scienze, simili ai livelli internazionali in matematica. Si
conferma dunque che la scuola primaria consegue buoni risultati con un basso livello
di dispersione tra aree del paese. I ragazzi della macro-area Sud ed Isole (Basilicata,
Calabria, Sicilia, Sardegna), ottengono risultati che sono decisamente inferiori a quelli
del resto del paese, in linea con quelli della media TIMSS per scienze, inferiori a
questa per matematica.
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10. Il confronto con il 2003 (Cfr. tavola 8) mette in rilievo come nella scuola primaria il
miglioramento in scienze abbia coinvolto tutta la scuola italiana, ma in misura
preponderante e statisticamente significativa quella del Nord-Est e del Centro. In
matematica la dinamica relativa tra aree rimane la stessa anche se l’intensità del
miglioramento è stata meno accentuata. Segnali di miglioramento ma statisticamente
non significativi si riscontrano nelle regioni del Nord-Est, del Centro e del Sud; a
questi si contrappone la relativa stabilità delle altre aree.
11. Nella scuola secondaria di primo grado sono presenti segnali di arretramento in
matematica in tre delle cinque macroaree, ma le differenze di punteggio fra 2003 e
2007 non sono statisticamente significative. In scienze si registra invece un
miglioramento in tre delle cinque macro-aree (Nord-Est, Centro e Sud) e un
peggioramento nelle rimanenti due (Nord-Ovest e Sud e Isole), ma anche in questo
caso la differenza di punteggio, positiva, è significativa solo per la macro-area Centro.
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