L'articolo è consultabile integralmente sul sito dell'UNIBOCCONI.
Scrive Rosa Maria Mistretta:
"Nissuna umana investigazione si po' dimmandare vera scienza s'essa non passa per le matematiche dimostrazioni", Leonardo da Vinci
L’aforisma enunciato da Galileo, dove "il libro della natura è scritto coi caratteri della geometria", conferma che l’armonia del mondo si manifesta nella forma e nel numero. L’anima e la poesia della filosofia naturale s’incarnano nel concetto di bellezza matematica: ciò che è aggraziato e regolare è utile e perfetto. Già nelle antiche culture la perfezione ha destato curiosità ed ammirazione stimolando lo studio dei segreti celati dall’incredibile bellezza.
Osservando la natura si scoprono espressioni d’eleganza e d’armonia: il tratto comune che definisce gli oggetti attraenti è generato da forze rigorose ed inequivocabili, che obbediscono a precise leggi matematiche.
Osservando la natura si scoprono espressioni d’eleganza e d’armonia: il tratto comune che definisce gli oggetti attraenti è generato da forze rigorose ed inequivocabili, che obbediscono a precise leggi matematiche.
Le forme sono il primo aspetto intuitivo della realtà che l’occhio umano percepisce.
L’esigenza di esaminare ed osservare, ciò che Galileo definiva la "sensata esperienza", è necessaria per cogliere gli aspetti salienti del fenomeno, per descriverlo e rappresentarlo in sintesi. Procedendo passo passo con rigore dimostrativo, come insegnava già l’opera matematica di Eudosso di Cnido (408 - 355 a.C. approssimativamente), si giunge a formulare regole e postulati delle realtà oggettive della natura. Ovviamente non e' possibile definire qualsiasi processo senza riferirsi all’intuito, all’esperienza e alla sensibilità' dello sperimentatore, doti fondamentali, infatti, per trovare una qualunque relazione in un metodo di ricerca. Si concretizza, così, un modo nuovo di interpretare la natura nella ricerca di una comunanza tra un simbolo terrestre ed uno cosmico, nell’accettazione dell’obbedienza di cielo e terra alle stesse leggi, nella regolarità di strutture tra macrocosmo e microcosmo: necessarie e logiche premesse per scoprire ad esempio, che l’essenzialità di una linea di spirale rappresenta alcuni tipi di galassie, ma è anche riconducibile in modo analogo ai vortici terrestri.
L’esigenza di esaminare ed osservare, ciò che Galileo definiva la "sensata esperienza", è necessaria per cogliere gli aspetti salienti del fenomeno, per descriverlo e rappresentarlo in sintesi. Procedendo passo passo con rigore dimostrativo, come insegnava già l’opera matematica di Eudosso di Cnido (408 - 355 a.C. approssimativamente), si giunge a formulare regole e postulati delle realtà oggettive della natura. Ovviamente non e' possibile definire qualsiasi processo senza riferirsi all’intuito, all’esperienza e alla sensibilità' dello sperimentatore, doti fondamentali, infatti, per trovare una qualunque relazione in un metodo di ricerca. Si concretizza, così, un modo nuovo di interpretare la natura nella ricerca di una comunanza tra un simbolo terrestre ed uno cosmico, nell’accettazione dell’obbedienza di cielo e terra alle stesse leggi, nella regolarità di strutture tra macrocosmo e microcosmo: necessarie e logiche premesse per scoprire ad esempio, che l’essenzialità di una linea di spirale rappresenta alcuni tipi di galassie, ma è anche riconducibile in modo analogo ai vortici terrestri.
La spirale, quella curva piana che ha la proprietà di avvolgersi in infiniti giri intorno ad un punto, è una struttura onnipresente. Essa è una delle forme geometriche più diffuse in natura: dai fiori del girasole alle corna d’alcuni animali, dal moto dei cicloni alla molecola del DNA, dalle conchiglie alle galassie.
Osservando attentamente il cielo notturno, nella globalità dell’infinito, s’individuano talvolta strutture dall’aspetto quasi nebulare: sono le Galassie. La Terra ed il Sistema Solare appartengono alla Galassia che prende il nome di Via Lattea ed ha forma di spirale. Utilizzando un telescopio s’individuano in dettaglio differenti tipi morfologici di galassie ed in ognuno di essi variano le proporzioni dei componenti, le proprietà fisiche e quelle chimiche. Le galassie sono aggregati di stelle di massa e d’età diverse, di polvere cosmica e gas interstellare, principalmente idrogeno.
Galassia a spirale M51 nella costellazione dei Cani da Caccia . Il nucleo della Galassia ha un diametro di 80 anni luce e una luminosità pari a quella di cento milioni di volte il Sole. Si stima che l’età delle stelle sia all'incirca di 400 milioni d’anni, mentre con uno dei bracci si collega alla Galassia più piccola che appare come trainata, sembra ruotare come un ciclone terrestre in senso antiorario. [L'articolo continua qui]
Consultate altri contenuti riguardanti la sezione aurea, su questo blog.
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Molto bello anche questo articolo! E' molto brava la dott.ssa Mistretta. Complimenti vivissimi.
RispondiEliminaArtemisia
Complimenti alla dott. Mistretta per le notizie sulla sezione aurea. Ricordo ancora di aver letto il libro di Mario Livio al riguardo suggerito dal vecchiodellamontagna, di aver seguito un link nel tuo blog un po' di tempo fa. Grazie ancora, cara prof.
RispondiEliminaE di cosa, Enzo? Grazie a te per apprezzare.
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