Cari lettori, parliamo un po' di logica fuzzy. Con l'espressione logica fuzzy, ci riferiamo a tutta quella branca della matematica caratterizzata dalla totale vaghezza ed incertezza.
A differenza della teoria della probabilità, basata su una logica bivalente in virtù della quale ad ogni evento viene attribuito un valore compreso tra 0 ed 1, a seconda che l’evento stesso si verifichi o meno, la teoria fuzzy nasce quando si inizia a percepire che la maggior parte dei propri ragionamenti si svolge in condizioni di incertezza, ovvero quando ad un quesito non si è sicuri di dare una risposta ben precisa.
In altre parole, il valore attribuito a ciascun elemento, se pur sempre compreso tra zero ed uno, non rappresenta affatto una probabilità, in quanto non riferito al verificarsi o meno di un dato evento, bensì la misura di un fatto, al tempo stesso, sia deterministico che vago in una certa misura: non si tratta, cioè, di una logica bivalente ma polivalente, ovvero a valori multipli, con infiniti gradi di appartenenza tra zero ed uno, grazie alla quale tutte le risposte di natura bivalente possono essere accettate in una certa misura, cioè in valori che esprimono tanto Vero quanto Falso.
La teoria degli insiemi fuzzy, introdotta da A. Zadeh, che in un suo libro così si pronunciava “quando puoi misurare quello di cui stai parlando ed esprimerlo in numeri, allora conosci qualcosa di esso”, ha come obiettivo primordiale proprio quello di codificare l’imprecisione del mondo reale, tipica del linguaggio parlato, nel momento in cui ci si imbatte in delle variabili linguistiche, quali ad esempio giovane, non molto giovane, ecc., non esprimibili numericamente ma che possono essere considerate in una certa misura grazie, in generale alla teoria degli insiemi fuzzy, ed in particolare ad una funzione di appartenenza che assegna, in modo specifico, ad ogni variabile un grado di appartenenza che assume valori compresi tra zero ed uno.
Se volete addentrarvi in una lettura approfondita, vi segnalo una tesi di laurea molto interessante, che potete scaricare liberamente:
Logica Fuzzy: storia e sue applicazioni
rosy:sapevo che c'è un rapporto tra la matematica e la filosofia.
RispondiEliminaMolto spesso leggendo la filosofia ho letto dati matematici.
La filosofia, come la matematica ha bisogna di numeri per poter misurare la lunghezza e la larghezza del pensiero e dello spirito umano.
Per poter arrivare a dare a queste due cose la loro giusta ampiezza.
Leggendo sul sito da te citato, non ho capito nulla ma mi è piaciuto lrggerlo.
D'altronde non ho mai studiata la matematica e non so neanche se mi sarebbe piaciuta.
Grazie a te, è la prima volta che entro a contatto diretto con questa materia, che deve essere molto affascinante.
Buon fine settimana
Con affetto.
rosy cara, sono sicura che la Matematica sarebbe piaciuta molto ad una mente aperta e speculativa come la tua:)
RispondiEliminaAbbraccione
annarita:)
Annarita, l'argomento mi interessa molto. Ho scaricato la tesi e ho visitato il sito di Zadeh!!!
RispondiEliminaSono completamente a digiuno dei principi della logica fuzzy. Mi toccherà studiare!!!
Grazie di questi spunti e risorse che metti sempre a disposizione di tutti.
un abbraccio e buon week end
Artemisia
Evvabbé, Arte! Che cosa vuoi che sia...studiare. Io lo faccio di continuo;)
RispondiEliminaBaci baci:)
Uffa, ma perché non ho avuto un'insegnante come te??? Perché nessuno mai mi ha spiegato la logica vaga? ...prima che mi legga la tesi che hai indicato, posso farti una domanda da profana-profana? In questa prospettiva, quindi, possono essere veri entrambi, 0 e 1, contemporaneamente, e non solo le misure comprese?
RispondiEliminaCiao!
Ho appreso della logica fuzzy sempre sul libro di Vacca attraverso l'esempio di molti calcolatori che decidono percentualmente su un dato incerto. partendo da questi presupposti il fisico italiano, Luigi Stringa, inventò il sistema elsag attraverso il quale si influenzava la macchina smistatrice di indirizzi delle nostre poste abbattendo la percentuale di errore delle lettere con dati mancanti o illeggibili e comunque imprecisi. Mi sembra che il sistema postale americano sia basato su questa tecnologia e la Elsag abbia vinto la concorrenza di tedeschi e giapponesi. Grazie prof. per stimolare continuamente passando da un argomento all'altro. Ho scaricato la tesi e la la leggerò con calma. dalle prime venti pagine sembra un gran bel lavoro. Grazie ancora. Ciao
RispondiEliminaHo letto ed apprezzato. Ho fatto leggere anche a Pier Francesco, il nipotino dei perche', quello dell' ultimo carnevale. Suo immediato commento:
RispondiElimina''Allora avevo ragione io quando ti avevo detto che due piu' due puo' fare anche cinque''.
Considerato che e' al Classico, quasi maggiorenne, la mia risposta e' stata ''is in anum''.
Buona serata.
Vale
rosy: la logica di rosy le dice che hai ragione sul blogspot c'è il problema...
RispondiEliminaEnzo, grazie a te per avere ricordato il grande Stringa e la Elsag.
RispondiEliminaUn abbraccio
annarita
Risposta appropriata, Pier;)
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