giovedì 17 settembre 2009

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, La Prima Donna Laureata Nel Mondo


elenacornaroQuesto post è dedicato ad una eccellenza al femminile, una grande studiosa italiana: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia.

Ella nacque a Venezia nel palazzo dei Cornaro, che si affaccia sul Canal Grande a Rialto, in una famiglia di nobile casata, il 5 giugno 1646.  Era, infatti, quinta figlia di Giovanni Battista Cornaro Piscopia, procuratore di San Marco (la più alta carica dello Stato dopo quella del doge) e stimatissimo veneziano.
I Piscopia erano un ramo di quei Cornaro che dettero alla Serenissima una regina, Caterina di Cipro (1434-1510), quattro dogi e nove cardinali.
La madre di Elena, Zanetta Giovanna Boni, non era invece un membro della classe privilegiata prima del matrimonio. Il bisnonno di Elena, Giacomo Alvise, era stato un grande amico di Galileo Galilei. La sua biblioteca, che raccoglieva un gran numero di opere scientifiche di chiara ispirazione galileiana, fu ereditata da Giovanni Battista e costituì un punto di riferimento per gli studi di Elena. Secondo il Montfaucon, che  vide  la biblioteca alla fine del secolo, non ve ne era un'altra che avesse "tot codices ad historiam Venetianam spectantes" anche se per lo più non superavano "trecentos annos". Egli vide "Oratorum Reipublicae diaria bene multa, historiae bellorum, et alia huiusmodi pene innumera"

A partire dall'età di sette anni, Elena Lucrezia ricevette un tutoraggio nelle lingue classiche latino e greco, nello studio della grammatica e della musica. Oltre a parlare il latino e il greco correntemente, Elena padroneggiava l'ebraico, lo spagnolo, il francese e l'arabo.

La sua padronanza delle lingue le valse il titolo di Oraculum Septilingue. Elena dimostrò, inoltre, una meravigliosa capacità di ragionamento. Studiò le scienze e le lingue, la matematica e l'astronomia oltre alla filosofia e alla teologia, e amò in particolare le ultime due. Nel 1672, Giovanni Cornaro consentì alla figlia di continuare gli studi all'Università degli Studi di Padova.

A Elena
Lucrezia furono affiancati tutori d'eccezione, tra cui don Giovanni Battista Fabris, parroco a San Luca, che per primo le insegnò il greco e segnalò al Cornaro Piscopia il talento della figlia di sette anni.



Giovanni Cornaro era orgoglioso della figlia e teneva molto al fatto che fosse riconosciuto il suo naturale talento. Così, dietro sua insistenza, Elena Lucrezia seguì un dottorato in Teologia presso l'Università di Padova. La sua candidatura incontrò però una forte resistenza: i Funzionari della Chiesa cattolica romana si rifiutarono, infatti, di assegnare il titolo di Dottore in Teologia a una donna.
La Teologia era stata  materia fino ad allora mai approfondita da una donna, all'epoca ritenuta incapace di ragionamenti difficili soprattutto sulle verità della fede.
Il cardinale Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova e cancelliere dell'Università, oppose un netto rifiuto al quale non venne meno neanche in ossequio alla Patavina libertas.
Per i meriti straordinari riconosciuti alla giovane donna e per l'appoggio influente del potente padre, Elena Lucrezia riuscì però ad ottenere il permesso di laurearsi in filosofia.
Si presentò il sabato mattina alle ore 9 del 25 giugno 1678 e discusse davanti al Collegio dei filosofi e medici i due puncta, due tesi di Aristotele, che le erano stati comunicati
soltanto il giorno prima, affinché si preparasse.


La sua prova fu talmente brillante che i membri del Collegio decisero di tralasciare la solita votazione segreta e di acclamare all'unanimità la candidata magistra et doctrix in philosophia tantum.
Avvenne così che Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, che aveva da poco compiuto trentadue anni, sfidando le convenzioni e la mentalità dell'epoca, diventò la prima donna al mondo a ricevere, all'Università di Padova, il titolo di doctor, aprendo la strada ad altre donne che vennero dopo di lei.

Il 9 luglio 1678, Elena Lucrezia fu aggregata al Collegio dei filosofi e medici dell’Università; il 15 del medesimo mese partecipò alla seduta solenne organizzata dall’Accademia dei Ricoverati di Padova (cui era stata aggregata nel 1669) per celebrare la sua laurea.

Oltre che ai Ricoverati di Padova, fu aggregata agli Infecondi di Roma, agli Intronati di Siena, agli Erranti di Brescia, alle due accademie veneziane dei Pacifici e Dodonea.

Nel 1679, si trasferì definitivamente da Venezia a Padova


Elena non insegnò mai, ma divenne membro di varie accademie e intrattenne rapporti epistolari con i maggiori studiosi italiani e stranieri del secolo. Votata alla castità, non volle mai sposarsi; visse in ritiro, diventando un'ablata benedettina e dedicandosi ai poveri.


Elena Piscopia fu anche considerata un'esperta musicista sin dall'età di diciassette anni. Durante la sua vita, oltre a padroneggiare lo scibilis del suo tempo, il che significa che dominò quasi l'intero corpo di conoscenze, Elena Lucrezia suonò con maestria il clavicembalo, il clavicordo, l'arpa e il violino, strumenti con cui accompagnava le sue composizioni musicali.


Gli ultimi sette anni della sua vita furono dedicati intensamente allo studio e al ministero per i poveri. 

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia morì all'età di trentotto anni, il 26 luglio 1684, probabilmente minata dalla tubercolosi. La sua dipartita causò un grande lutto a Padova, dove era stimata quale donna di notevole valore. Il suo ultimo desiderio fu di essere sepolta nella chiesa padovana di Santa Giustina.

Nel 1685 l'Università di Padova coniò una medaglia in onore della sua grande allieva.

I suoi scritti sono stati pubblicati nel 1688 a Parma, dopo la sua morte. Anche oggi Elena Lucrezia Cornaro Piscopia è ampiamente citata da altri studiosi e scrittori.

Patrizia Carrano le ha dedicato il romanzo Illuminata. La storia di Elena Lucrezia Cornaro, pubblicato alcuni anni fa da Mondadori.

Di questa grande donna resta poco: una statua a Palazzo del Bo, sede storica dell'università padovana; una vetrata policroma al Vasser College, negli Stati Uniti; un affresco all'Università di Pittsburg; una lapide nel suo palazzo, a Venezia.

Ma lei, che visse lontano dalle luci della ribalta, dedicandosi allo studio e alla carità verso i poveri, sarà sempre ricordata come la "prima scandalosa donna" ad aver conquistato un territorio riservato in precedenza solo agli uomini, segnando così una vittoria molto importante nella storia delle conquiste femminili.


Qualcosa che si legge su di lei:

«Quivi mentre sfogliavo le opere di Archimede, che stavano sul tavolo, m’imbattei nel teorema dell’applicazione di una retta tirata tra la circonferenza e il diametro [d’una sfera]. Quand’ecco apparire in biblioteca una giovane, bellissima in volto, ben proporzionata nelle membra, di colorito delicato, con il capo maestoso, dignitosa nel tratto, e cominciò a parlare su quel teorema. Restai stupefatto tanto che mi mancò la parola, […
[Racconto di Carlo Rinaldini del 1668 che racconta il suo primo incontro con Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nella biblioteca Cornaro, cit. in Maschietto, 1978, pp. 86-7]

«Studiò le lingue greca, latina, ebraica, spagnola, francese, ed un poco l’arabica. Conobbe la filosofia, la matematica, la teologia, l’astronomia, e fu laureata nel duomo di Padova nel 1678. Fu dotta altresì nella musica, e s’accompagnava cantando i suoi versi. Va annoverata fra le più illustri donne Italiane […]»
[Canonici Fachini, 1824, p. 159]


32 commenti:

  1. Una figura straordinaria, che confesso non conoscevo prima di leggere il tuo post.


    Un esempio altissimo di valore femminile.


    Salutoni

    Ruben

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  2. Una grande donna che ha segnato una svolta sul cammino delle conquiste femminili.


    Grazie Elena Lucrezia!


    Arte

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  3. E' un vero peccato che figure come Elena Lucrezia Cornaro non siano ricordate come meritano nella storia del nostro paese. Per fortuna c'è questo blog che ne rammentano il valore!


    Claudio

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  4. Elena Lucrezia era un genio, che poté manifestarsi grazie al censo e in una società liberale per quei tempi, come quella veneziana. Il mio pensiero corre allora alle donne che, ancor oggi, ottuse mentalità sociali e religiose escludono dall'eccesso alla conoscenza. Non a caso si tratta di mentalità tipiche delle società più arretrate e violente. Il che dimostra, come affermo da anni e non per piaggeria, la superiorità della donna sull'uomo in quanto essere sociale. Ciao.

    Popinga

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  5. Per errore, ho involontariamente cancellato gli ultimi due commenti: quelli di Gaetano e di un nuovo lettore.

    MI DISPIACE MOLTO e vi prego di riscriverli.

    un caro saluto
    annarita

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  6. Mi unisco al tuo grazie, Artemisia.


    A presto!

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  7. La storia del nostro paese, ma anche di altri paesi ad onor del vero, non ha sicuramente regalato nulla alle donne...anzi!


    Rammentare il valore di alcune esponenti di altissimo livello è il minimo che possa fare, Claudio:)


    annarita

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  8. Il mio pensiero corre allora alle donne che, ancor oggi, ottuse mentalità sociali e religiose escludono dall'eccesso alla conoscenza


    Pop anche il mio pensiero corre a loro. Sono sicura che quanto affermi non è sintomo di piaggeria, e per questo ti ringrazio.


    Ciao.

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  9. Ti ringrazio, caro Gaetano, di aver postato nuovamente il tuo commento. Commento che, come al solito, fornisce una chiave di lettura altra e fa riflettere molto.


    Un abbraccio

    annarita

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  10. Una grande figura di donna, l'ennesimo esempio che donne e uomini sono eguali, basta offrire a tutti, appunto, le stesse possibilità...


    Un abbraccio, Annarita

    P.S. Da me c'è una lettera aperta a Napolitano; se vuoi contribuire... ;-)

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  11. Sicuramente, la laurea di Elena Lucrezia Cornaro è stata "scandalosa" per l'epoca, ma ha aperto la via a tutte noi. Una conquista senza precedenti.


    Ciao

    Mary

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  12. Grande donna, fifura di straordinario intelletto.

    Ho letto con attenzione anche i precedenti post, grazie per colmare le mie lacune.

    Buona fine settimana.

    Vale

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  13. Ciao Pier. Bentornato!


    Buona fine settimana anche a te:)

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  14. Sono d'accordo, Mary, sulla straordinarietà della conquista segnata dalla grande Elena Lucrezia Cornaro.

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  15. Forse sono il nuovo lettore di cui scrivi sopra... ricordo di aver lasciato un ringraziamento per una storia che non conoscevo, ora so anche perché sono tornata: il tuo blog esce dai soliti argomenti, arricchisce la mente e ha uno stile molto piacevole. Felice di averti soperta!

    Cassandra

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  16. Cassandra, benvenuta! Un ringraziamento sincero per aver riscritto il commento:)


    Verrò presto a visitare il tuo blog:)


    annarita

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  17. rosy: una sola parola. Grazie, grazie che mi hai aiutata a scoprire attraverso i tuoi blog, che grande potenza è il blog e persone come te stanno dando un volto nuovo ai blog.


    Anche se sommariamente avevo letto di Lucrezia Cornaro Piscopia

    ma non cosi dettagliatamente.


    Ti ringrazio di nuovo e un bacio da Caserta.

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  18. Hai ragione, rosy: i blog hanno una potenza didattica e comunicativa notevole. Ricambio il bacio con un saluto da Ravenna.


    A prestissimo:)

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  19. Cara Rosy, he gran piacere sentir la tua voce che giunge da Caserta la mia città del cuore.

    Qui ho trascorso gran parte della mia vita giovanile, se pur nato a Bolzano. Ora vivo con la mia famiglia a Brescia. Vedrai che frequentando il blog di Annarita – meglio anche gli altri blog che troverai indicati qui sul portale – sarà molto di più di quanto ora ti è parso che è già tanto.

    La cara Annarita mi pregia di pubblicare miei contributi che piacciono agli amici che qui si affacciano. Ma non manco di essere presente con commenti, come quello di questo post, che di solito sconfinano dalle ordinarie tematiche di matematica, pur restandovi vincolate.

    Mi troverai anche sul un blog personale che puoi rintracciare cliccando sull’icona a tergo del mio commento suddetto (il n°6). Però questo blog è solo una vetrina di miei lavori e non è predisposto per eventuali commenti, salvo a scrivermi via e-mail che troverai indicata.

    Ringrazio Annarita che mi permette di conoscere e salutare una mia concittadina, Rosy, dove vivono molti miei parenti e conoscenti.

    Cari saluti,

    Gaetano

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  20. Rosy x Gaetano: leggevo i tuoi interventi sui blog di Annarita e li apprezzavo e sapere che sei un mio concittadino mi riempie di orgoglio.

    Verrò sul tuo blog e ti seguirò, ho sempre creduto che nella vita abbiamo il dovere di seguire... Averti conosciuto, è stata per me una vera gioia


    Un abbraccio e un grazie ad Annarita che ha fatto da ponte tra Brescia e Caserta


    Un saluto ad Annarita e Gaetano da Caserta.


    PS Annarita abbiamo con i nostri commenti invaso il tuo spazio, ma so che ci scuserai...

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  21. Cara rosy, nessuna invasione...questo spazio è sempre a disposizione degli amici. Sono felice che tu e Gaetano, come è già accaduto per altri amici, siate venuti in contatto per il mio tramite.


    Un abbraccio ad entrambi.

    annarita

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  22. una donna davvero straordinaria come lo sei tu, che non manchi mai di mettere in risalto e di valorizzare la figura femminile e perciò ti ringrazio tanto Annarita ,per questo tuo portare lustro alla nostra categoria ...senza offesa per i maschietti degni di ogni riguardo..

    buona domenica

    elisa

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  23. Elisa, sei troppo buona nei miei confronti!

    Figure del calibro di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia meritano di essere ricordate. Si dovrebbe fare di più in tal senso.


    Ti auguro un buon inizio di settimana:)

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  24. Una donna di straordinaria intelligenza , coltivata anche grazie a un padre illuminato .

    Grazie per aver condiviso la sua storia.


    Un caro saluto


    skip

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  25. Complimenti per il tuo Blog! E' molto interessante..

    Ti andrebbe di fare uno scambio di link con il mio www.francescogreco.splinder.com ?


    Grazie!

    Ciao

    Francesco

    Il Blog | Attualità | Psicologia

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  26. Bello questo tuo tributo, una figura stupenda quella di Elena Lucrezia ;)



    Bruno

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  27. Cara Skip, per me è stato un onore e un piacere.


    Un caro saluto.

    annarita

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  28. Francesco, benvenuto e grazie dei complimenti. Ne riparleremo, va bene? questo è un momentaccio!


    Un saluto:)

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  29. Carissimo Bruno, quale piacere risentirti.


    La figura di Elena Lucrezia è splendida, hai ragione!


    Un abbraccione

    annarita

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  30. Bellissimo l'articolo Annarita, è molto interessante ;)

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