Fondamentalmente tre sono gli aspetti su cui insistere:
1. la molteplicità e l'intreccio delle “rappresentazioni” dello stesso problema, e quindi delle possibili strategie risolutive;
2. la variazione mirata dei dati e dei vincoli presenti nel testo del problema;
3. la ricerca di situazioni problematiche, parzialmente o totalmente isomorfe al problema in esame, all’interno dell'esperienza di vita quotidiana di ogni singolo alunno.
E' indispensabile, infatti, considerare che le chiavi didattiche, atte a favorire nei ragazzi lo sviluppo di un personale senso della matematica, si ritrovano proprio in questi stessi aspetti cognitivi.
La mera riproposizione di esempi standard è perfettamente inutile. Astrarre e trasferire sono infatti gli aspetti più difficili da insegnare/apprendere a scuola, ma con un lavoro specificamente pensato e concretizzato in interventi ad hoc, l'obiettivo può essere perseguito.
Il problema del pesce è noto in ambito accademico e nei corsi di formazione in didattica della matematica.
Ecco il testo.
La coda di un pesce pesa 4 kg; il peso del tronco uguaglia quello della testa e della coda insieme; il peso della testa uguaglia quello di metà tronco più la coda. Quanto pesa il pesce?
Il problema potrebbe essere utilmente proposto a partire dalla 4°/5° elementare, in classi abituate a ragionare precocemente in un determinato modo, e nella scuola secondaria di 1° e 2° grado.
Partiamo dalla scuola superiore. In tale ambito, il problema pò essere risolto con un semplice sistema di equazioni lineari, come segue.
Nella relazione:
P = t + T + c
P rappresenta il pesce, t la testa, T il tronco, e c la coda; c= 4 kg.
Con i miei ragazzi, abbiamo rappresentato e risolto spazialmente il problema. Metodo utilizzabile utilmente anche in 4°/5° elementare.
La strategia risolutiva più semplice consiste nel rappresentare l'intero pesce in termini di un determinato numero di code, di cui è noto il peso.
P = t + T + c; c = 4 kg; T = t + c; t = T/2 + c
L'intero pesce risulta equivalente a otto code, e, poichè il peso di una coda è di 4 kg, il peso del pesce sarà di 32 kg!
La soluzione può essere rappresentata geometricamente mediante la seguente immagine, che ho realizzato con Geogebra. L'intera figura, che rappresenta il pesce, risulta formata da otto triangoli rettangoli congruenti, che rappresentano otto code. Per la precisione, la testa, rappresentata da un trapezio isoscele, contiene 3 triangoli-code; il tronco è rappresentato da un quadrato, composto da 4 triangoli-code; il triangolo finale rappresenta la coda.
In genere, i ragazzi,forniscono inizialmente una soluzione a base spaziale non metrica.
Aggiornamento del 16/01/2010
I ragazzi della 1° B e della 2° B, hanno affrontato il problema in classe, in questi giorni, pervenendo alla sua soluzione mediante una rappresentazione grafica semplice ed efficace, che propongo di seguito. L'immagine è stata realizzata con GeoGebra anche questa volta.
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Ma che bel post ha fatto Anna, con tutte quelle forme. Mi stuzzica assai. Adesso sono di fretta ma dopo devo rileggerlo e meditarlo.
RispondiEliminarosy, che di fronte ai problemi matemateci
RispondiEliminaè una frana, comunque insisto a leggere,
sperando in un miracolo per me.
ciao, e bacioni.
Bello Anna, conciso e molto chiaro!
RispondiEliminaElena che apprezza sempre
Grazie, Elena:)
RispondiEliminaGrande prof, sono rimasto entusiasta del metodo perchè permette ai bambini, ma anche ai sessantenni, di risolvere un sistema a due incognite solamente attraverso un ragionamento logico senza scrivere un numero ma procedendo per sostituzioni di simboli. Incredibile ma affascinante senza dimenticare l'aspetto psicologico della spiegazione presentata più come un gioco che non come un problema di matematica.
RispondiEliminaAnnarì, grazie.
Ottimo post, sottoporrò il problemino a mio figlio magari aiutandolo a ragiornarci sopra. Grazie. Auguri di serenità
RispondiEliminaCiao, ti ho appena scritto un commento, ma poi ho scritto un nuovo post nel mio blog e non posso che non pensare a te. Si tratta di un giochino (non matematico) che in qualche modo... anche se indirettamente, potrebbe esserti facile (almeno per una delle persone)...
RispondiEliminaObhund, grazie. Ricambio l'augurio.
RispondiEliminaA presto!
annarita
Va bene, obhund. Proverò a fare un salto, più tardi.
RispondiEliminaCiao.
ma io ci rinuncio a comprarlo il pesce ...mamma mia, che problema annarita...provo a proporlo ai miei bambini più bravi ...alcuni sono più bravi della maestra ...vediamo un po' che ne tirano fuori
RispondiElimina..comunque sempre interessanti i post ..un abbraccio
elisa
il problema che abbiamo affrontato a scuola quando lo abbiamo letto non sapevamo come risolverlo,ma con un po' di impegno ce l'abbiamo fatta.
RispondiEliminaasia bolognesi
Vedi, Linda, che non bisogna mai rinunciare?
RispondiEliminaBrava!
A domani.
La tua prof.
sembrerebbe un applicazione diretta del 1^ teorema dell omomorfismo :D
RispondiEliminabel post complimenti
Dici, Alberto?
RispondiEliminaGrazie dell'apprezzamento.
Ciao.
annarita
un po' come immaginarsi un postino che smista i pacchi. Manda i pacchi appartenenti alla stessa classe di equivalenza nello stesso stato.
RispondiEliminaCosì i blocchi 2x2 appartenevano allo stesso stato e anche i multipli dei blocchi 2x2.
Questo si mi è piaciuto perchè in effetti non ci avevo già pensato a questa soluzione :)
Efficace la metafora del postino!
RispondiEliminaCiao, Alberto, e buon w.e.
Torna a trovarmi. Sei sempre il benvenuto.
annarita
Accidenti! Molto complicato! Ma io sono riuscita a risolverlo per seconda in classe...ci ho dovuto meditare un pò ma ce l'ho fatta.
RispondiEliminabacioni
Lisa 2B
Visto il tempo che avete impiegato a risolverlo, non direi che l'abbiate trovato tanto complicato, in fondo.
RispondiEliminaA lunedì, Lisetta!