Matematicamente

sabato 5 febbraio 2011

Tetraxis: Magnetic Geometry Puzzle

tetraxis magnetic geometry puzzle
KO  sticks LLC è un'azienda che progetta, produce e vende giocattoli matematici, molti dei quali realizzati con varie forme di bastoncini.

Fondata nel 2010 dai coniugi John e Jane Kostick, entrambi designer e artigiani, appassionati di matematica, KO  sticks LLC produce delle vere e proprie opere d'arte e originali costruzioni geometriche su misura.

Il loro nuovo prodotto, Tetraxis® magnetic geometry puzzle, è accattivante e istruttivo. Vale la pena dargli un'occhiata.



Tetraxis  è promosso e prodotto dai coniugi Kostick con il supporto di MOMATH Museo della Matematica, nel cui team figurano nomi  quali Stephen Wolfram, Keith Devlin  della Stanford University, Steven Strogatz della Cornell University, solo per citarne alcuni.


Nel video seguente potrete osservare come viene composto il puzzle.





Questo secondo video è stato realizzato, a partire dal Tetraxis® magnetic geometry puzzle, dal Girls' Angle grazie all'impiego di Blender, un potente software  di grafica 3D, gratuito e open source.





AGGIORNAMENTO

Riporto il commento al post, lasciato da Marco, che aggiunge elementi di approfondimento.

Scrive Marco:

Per me che sono un appassionato di GeoMag, il "calamitismo" mi ha subito "attratto" e sono andato ad approfondire sul sito.

Bello, molto bello, un gioco interessante e soprattutto didattico.
Interessante la scelta dei pezzi come poliedri con base triangolare a sezione obliqua tale da riportare alle basi (credo) un triangolo equilatero.

Da quello che ho capito tutto parte da un rettangolo avente lato corto 1 e quello lungo rad(2) di 2; si arriva ad un rombo avente angoli interni ben precisi, si assemblano 9 di questi rombi in modo da ottenerne uno più grande, si seguono le linee di piegatura ed ecco un Tetraxis stick.

La costruzione (ben spiegata) qui

Matematica, geometria, logica, manualità e divertimento tutto in uno.

Grande Annarita bella segnalazione.

Un salutone
Marco
"


12 commenti:

  1. Sono passata e ripasserò
    con calma 
    Bacione ciao

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  2. Brava, rosaria, ripassa con calma perché ne vale la pena.

    Bacione.

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  3. Bravo Marco! Come sempre un commento che arricchisce il post. Ti ringrazio del link alla spiegazione, che avevo visto, ma che ho dimenticato di inserire. Lo farò appena possibile.

    Bacione.

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  4. Grazie Annarita per questo post, ho provveduto a segnalarlo ai coniugi John e Jane Kostick , e ad inviarli del mio materiale nella speranza che volessero interessarsi al mio diagramma d'argilla per  riprodurlo con questo loro materiale magnetico. Tu sai che credo molto ad un ingresso didattico nelle scuole di questo polivalente strumento, questa  arcaica calcolatrice algebrica alla quale ho creduto sin dalla più giovane età.

    Forse mi illuderò, ma io non smetto di sperare e di seminare, probabilmente i goniugi americani potrebbero essere interessati a riprodurre questo mio diagramma che poi, in fondo, sarebbe anche un patrimonio di tutti.

    O forse, un giorno, probabilmente sarai tu ad interesserai personalmente?.......Chissà, mai dire mai; io lo spero tanto!

    Dopotutto io non chiedo soldi, non sono mai stati il mio scopo, ma solo un po' di attenzione per quello che faccio. E tu sai che sono cose che potrebbero risultare di grande interesse per la scuola e la didattica.

    Ciao

    Aldo


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  5.  Ti giuro che ho visto i video e li mi sono femata 
    e mi sono  incantata come una bambina.
    I tuoi lettori sono cosi bravi e cosi mi sto zitta
    ma vi leggo  tutti sempre con passione 
    Ti abbraccio

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  6. Non è disgiunta dalla facilità con la quale si compone questo Tetraxis oppure il cubo di Rubik, nella maggior parte dei casi, una elevata ripetizione del gesto, quale quella che potrebbe osservarsi, per esempio, in chi costruisce cesti in paglia.
    Quello che voglio dire è che anche manifestazioni estreme della geometria o della matematica, o della scienza in generale, possono essere risolte con una buona pratica, da ripetere  fino a diventarne esperti.
    Chi impaglia cesti o risolve Tetraxis, come anche chi si muove a suo agio nelle scienze, ha forse quella consuetudine dovuta alla continua pratica.
    Anche il modo di ragionare ne risente. Spesso vi è chi rinuncia del tutto, non solo a risolvere problemi difficili, ma anche ad iniziare quella pratica del buon ragionamento, che non è pura erudizione ma essere esperti in qualcosa.
    L'ottica è quella. Non penso sia più facile impagliare cesti che risolvere Tetraxis pure, lo stesso impagliatore, vi rinuncerebbe per chiusura mentale.
    L'insegnamento è dunque questo: una frequentazione e una abitudine continua, per formare non solo cittadini scienziati ma pensanti.
    Paopasc

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  7. Grazie mille, Rosaria. Lo so che ci sei sempre!

    Bacione.

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  8. Annarita cara, ti lascio qui la risposta in spagnolo di Jane Kostich in lingua spagnola, e pare che hanno un amico a Roma che gli aiuterà a tradurre le mi ricerche. Certo che lo scrivere correttamente in inglese aiuta, ma costa molto una buona  traduzione, sono certo che potremmo capirci ugualmente. 

    Grazie Annarita e speriamo bene.

    Aldo


    Grazie a te, Aldo. Incrociamo le dita e speriamo bene!

    Ho letto la risposta e la segnalazione circa un'imprecisione, avanzata da Jane Kostick. Provvederò

    A presto.
    annarita

    RispondiElimina
  9. Ottime considerazioni, Pa! Grazie del commento.

    A presto!

    annarita

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  10. Molto bello e didtticamente eccellente, Annarita! I ragazzi a tutte le età sono affascinati da questi giochi e puzzle simili. Io sono rimasta impressionata dall' interesse di un gruppo di ragazzini della mia scuola per lo Stomachion di Archimede, in una bella ricostruzione a  colori, che avevo portato in una classe, per introdurre una lezione-discussione sull'opera del grande matematico. Si sono divertiti come pazzi a giocarci!
    Grazie!
    Un abbraccione,
    maria I.

    RispondiElimina
  11. Molto bello e didtticamente eccellente, Annarita! I ragazzi a tutte le età sono affascinati da questi giochi e puzzle simili.

    E' come tu affermi, Maria. L'esperienza insegna.

    Io sono rimasta impressionata dall' interesse di un gruppo di ragazzini della mia scuola per lo Stomachion di Archimede, in una bella ricostruzione a  colori, che avevo portato in una classe, per introdurre una lezione-discussione sull'opera del grande matematico. Si sono divertiti come pazzi a giocarci!

    E ci credo! Proposte di siffatto genere sono irrisistibili per i ragazzi!

    Grazie!
    Un abbraccione,
    maria I.


    Un abbraccione a te, cara Maria.

    RispondiElimina
  12. E infatti, Aldo, non mi è per niente difficile credere alle tue asserzioni, perchè in questo caso assisteremmo a quello cui assistiamo quasi quotidianamente anche noi: da una parte chi si impratichisce fino a diventare esperto, a scoprire trucchi al di là delle sue possibilità concettuali alle quali addiviene tramite esperienza e dall'altra chi applica  questa pratica ad oggetti astratti, sì da poterli rendere universali.
    La cosa a me interessa dal punto di vista delle spiegazioni dei meccanismi mentali, a te dal punto di vista della ricostruzione storico scientifica degli avvenimenti, ma direi che abbiamo notato la stessa cosa.
    Capita a volte che chi ha così elevata destrezza manuale abbia anche un'altrettanto elevata rigidità mentale e non sappia trasportare al di fuori del suo ristretto ambito le conosenza manuali così lungamente apprese. E' solo allontanadosi dalla prassi che noi riusciamo a cogliere l'universale e ad adattarlo a tutti i casi simili e non solo al nostro.
    In realtà io mi riferivo a un aspetto duplice contenuto all'interno dell'acquisizione per intensa pratica: uno, che anche l'algebra a scuola, così come il palleggio al campetto, si apprendono per lunghe prove, e fin qui niente di male, ma, due, che questa intensa pratica sarebbe niente se non acquisissimo anche la capacità di astrarre, per utilizzare quelle nuove conoscenze in altri ambiti.
    Per fare un esempio: allenarsi alla maratona comporta un generale aumento della fitness aerobica, per cui è  ragionevole aspettarsi che il maratoneta esibisca risultati migliori in altri sport  aerobici diversi dal suo quando gareggia con dilettanti. Diverso è il caso di un atleta anaerobico puro: costui, se messo a gareggiare con un dilettante aerobico inun gara aerobica, non avrebbe sicuramente un aumento di chance dal suo sport .
    Dobbiamo quindi allenarci per i grandi coinvolgimenti: diventare un super esperto in tetraxis e solo lì, certamente potrebbe soddisfare l'appagamento egoistico ma non formerebbe alla conoscenza scientifica, come invece è richiesto per pensare e non ripetere  semplicemente a pappagallo.
    Paopasc

    RispondiElimina

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