Blogger è andato in blocco per alcuni giorni, ma nulla ha potuto contro il pozzo sconfinato di energia messo in moto da Gianluigi Filippelli che...in fuga dal Cappellaio Matto ci trascina sul sentiero luminoso e fantasmagorico del suo 37esimo Carnevale della Matematica, ospitato dall'originale e colto blog Dropsea.
Leggendo il post del Carnevale, mi è venuta in mente la frase del Cappellaio:"Ho una malattia si chiama fantasia porta quasi all’eresia è considerata pazzia…"
Per verificare se la mia associazione è rispondente a verità, non vi resta che andare a leggere il post e poi mi saprete dire!
Non prima però di avervi offerto un piccolo aperitivo di ciò che andrete a gustare.
"Ecco, nel momento in cui il Cappellaio ha iniziato a pensare, alla chetichella abbiamo iniziato ad allontanarci, senza ovviamente dimenticare i ferri del mestiere...
Innanzitutto apro l'agenda e scopro che il 14 maggio è ricco di eventi e avvenimenti, come ad esempio l'uccisione di Enrico IV di Francia da parte di François Ravaillac, fanatico cattolico (1610), o l'incoronazione di Luigi XIV a soli 4 anni sempre come re di Francia (1643).
Più sotto scopro della somministrazione del primo vaccino anti-vaiolo da parte di Edward Jenner (1796) o del Trattato di Velasco in cui è il Messico a dichiarare (o riconoscere) l'indipendenza del Texas (1836). Per restare in tema di trattati, è sempre il 14 maggio che viene stipulato il Patto di Varsavia tra otto paesi del blocco comunista, Unione Sovietica inclusa (1955)."
E ancora l'immagine della Regina Rossa, dalle cui grinfie il buon Gianluigi mi ha chiamata in soccorso a liberarlo! Grazie per la fiducia, Gian, farò del mio meglio!
Ancora un passaggio su un personaggio a me molto caro:
"E' una musica di attesa, scopro, per una intervista telefonica, quella che Flavio Ubaldini ha fatto con un signore da poco conto, in fondo un semplice geometra, nel senso di un matematico che si interessa alla Geometria, tale Talete di Mileto.
L'intervista è bella e interessante, suddivisa in due parti (prima e seconda), anche se, però, per i più pigri c'è una trattazione sintetica. Per quelli che invece vogliono stamparsela, c'è anche una versione in pdf."
Concludo con il video di Tom Petty And The Heartbreakers "Don't Come Around Here No More", in tema con Alice e il Cappellaio Matto, non senza avervi dato appuntamento con il Carnevale della Matematica #38, a casa dei MaddMaths!
Vi avverto ehm...che il video è un po' pazzo!
Grazie a te, caro Aldo, per il commento ricco e incisivo. Grazie anche per il link alla tesi della Marcacci, di cui ho letto prime cinquanta pagine
RispondiEliminaLa lettura è agile e di facile comprensione; mi sembra un'opera degna di diffusione.
Un caro saluto.
annarita
Cara Maria, come al solito sei di parte...ma grazie di cuore!
RispondiEliminaLa prossima edizione che ospiterò sarà quella di dicembre. Un po' avanti, ma ho scelto un tema molto intrigante! Preparati per un contributo...questa volta non puoi mancare.
Un abbraccione.
annarita
Grazie Annarita per il rilancio della mia intervista a Talete.
RispondiEliminaAldo, quello che ho riportato sono esattamente le parole che Talete ha pronunciato durante la mia intervista. Magari dopo tutti questi secoli in cui il teorema è stato attribuito a lui, Talete stesso si è abituato all'idea.
Purtroppo, non essendo io molto ferrato in storia della matematica, non ho potuto controbattere. Però se vuoi posso prestarti il mio adePhone. Forse tu riusciresti a tenergli testa al miletese e poi potrai raccontarci la sua reazione ;-)
Scherzi a parte, grazie per le approfondite osservazioni e per la tesi, che leggerò nei prossimi giorni.
Saluti adePhonici
Aldo, ho copiato il tuo commento anche sul mio post. Spero non ti dispiaccia.
RispondiEliminaFlavio/Dioniso
Bellissima quella frase del cappellaio. Non la conoscevo ma appena l'ho letta...un po' mi ci son ritrovato. Un caro saluto, Fabio
RispondiEliminaNotavo che la regina rossa ha già perso parte del suo smalto/colore ( la "a" è diventata nera); credo che il buon Gianluigi abbia ben scelto e già gli effetti della "liberazione" cominciano a vedersi.
RispondiEliminaIl 37° carnevale ospitato da Gianluigi è assolutamente da non perdere, sia per la sua presentazione che per i contributi arrivati.
Cara Annarita, avete parlato di Talete, del bellissimo lavoro del nostro amico Aldo, dell'intervista (che sono andato subito a leggermi) rilasciata a Dionisio tramite il suo adePhone (che dici? Provare a contattare Fermat e chiedergli se ha bisogno di una risma di carta?).
Comincio a sentire il bisogno di andare a rileggermi quella che mi è stata raccontata come una semplice favoletta e invece, da quello che sto leggendo qua e la, potrebbe essere una vera e propria rivelazione logico-matematica, o un contenitore fantasiosamente pazzo e proprio per questo rivelatore, chissà che io apra gli occhi e cominci a fuggire.
MA QUANTO E' BELLA LA MATEMATICA?
Il video è abbastanza pazzo da piacermi, musica compresa.
Grazie
Un salutone
Marco
1) Grazie per questo bellissimo lancio del Carnevale!
RispondiElimina2) Grazie a tutti i lettori per gli apprezzamenti!
3) E ho notato, grazie a questo post, di aver scaricato male la foto della corsa della Regina Rossa... dovrò sostituirla!
Saluti a tutti,
Gianluigi!
Bella idea Marco! Quando e se riuscirò a contattare Fermat non mancherò di inviargli un pacco regalo tramite Cerbero.
RispondiEliminaUn saluto,
Flavio/Dioniso
Anche a me è piaciuta la frase del cappelaio
RispondiEliminaAnch'io in questa frase mi ci ritrovo.
Bravi tutti
Abbraccio.
Vi chiedo scusa per i miei errori, o meglio, orrori madornali di scrittura! Portate pazienza, ognuno ha i suoi difetti.
RispondiEliminaAldo
@Flavio, @Fabio: un salutone!
RispondiEliminaGian, il 37esimo vale questo ed altro! Ancora complimenti.
RispondiEliminaUn salutone.
@Marco: mi fa piacere che il video sia stato di tuo gradimento!
RispondiEliminaLa MATEMATICA resta la regina delle Scienze!
Un salutone
Anche a me è piaciuta la frase del cappellaio
RispondiEliminaAnch'io in questa frase mi ci ritrovo.
Mi fa piacere, cara Rosaria, perché mi ci ritrovo pure io...
Abbraccione!
@Aldo, ma povero Talete! :-)
RispondiEliminaI due sogni di Talete, quello della dea Atena e il successivo di Ra che suggerivano, "Guarda l'ombra" e poi "Concentrati sul sole", mi portano a legare la matematica con la realtà intima dell'esistere dell'uomo, dell'uomo stesso. Due concezioni che è come se facessero capo al detto della tavola smeraldina di Ermete Trismegisto, che è questo:
RispondiElimina« Il vero senza menzogna, è certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato. »
Non solo, ma anche a legare l'ombra dell'asta con quella dell'obelisco. Infatti è grazie proprio alla similitudine dei due triangoli delimitati dalle rispettive ombre che Talete riuscì a calcolare l'altezza dell'obelisco conoscendo esattamente quella dell'asta.
La Genesi offre un esempio quando parla della creazione dell'uomo (se rito e cerimonia ci danno una creazione perche' non guardare alla prima creazione realizzata) "Lo creo' a sua immagine e somiglianza". Il testo ebraico non dice proprio "immagine e somiglianza", ma utilizza un termine che suona pressappoco cosi': "Zelem"; questo termine assomiglia piu' alla nostra parola "ombra". Il passo e molto oscuro e certamente non ci facilita il compito d'interpretarlo, ma sembra quasi voler indicare quella parte della creazione non essenziale, ma effettiva, che nasconde l'insidia dell'immagine, apparentemente necessaria, ma cosi' ingannevole. Se si parla di ombra, cio' che viene in mente e' che e' oscura e attrae lo sguardo piu' dell'immagine stessa, essa e' misteriosa e piu' avvolgente della realta' cosi' palese e luminosa, ricorda il mito della caverna riportatoci da Platone.
Come in alto cosi' in basso, ogni creazione ha un lato luminoso ed un lato oscuro; Adamo ci mostra come sia tentatrice l'ombra della creazione e a cosa porti identificare l'atto creativo con l'ombra: si decade, la nostra forma sara' perfetta, ma saremo sempre piu' lontani dall'essenza. [http://www.esotericamente.it/index.asp?p=ritocerimonia]
Ciao Annarita,
Gaetano
@Gaetano: grazie del commento e del link che ho visitato. Interessante!
RispondiEliminaCiao, Gaetano.
bello prof. il carnevale della matematica
RispondiEliminaqui tutti lasciano dei commenti lunghissimi
Davide 1b