venerdì 14 ottobre 2011

Il Carnevale della Matematica #42 Parla di Numeri E Letteratura


maurizio codogno
Puntuale è uscito su ilPOST  il Carnevale della Matematica # 42, condotto questo mese da Maurizio Codogno.
Si parla di numeri e di letteratura o di numeri nella letteratura o di letteratura nei numeri? Boh! Provate a capirci qualcosa, leggendo i diversi e interessanti contributi che fanno bella mostra di sé nella vetrina de ilPOST.


Mi dispiace di non aver potuto partecipare alla kermesse ospitata da Maurizio per diverse ragioni che mi hanno fatto rallentare il ritmo nel blogging.

Tra i contributi che ho già letto mi è piaciuto in particolare La matematica invisibile di Calvino di Paolo Alessandrini, aka Mr Palomar. Paolo, per dirla con le parole di Maurizio Codogno, "riprende una tematica ampiamente discussa, relativa alla struttura matematica che sta alla base del celebre libro di Italo Calvino “Le città invisibili”, pubblicato nel 1972. Il romanzo è costituito da 55 descrizioni di città, che sono raccolte in 9 capitoli ma anche catalogate in 11 serie tematiche; l’annoso problema strutturale riguarda il modo in cui le serie si alternano all’interno dei capitoli. Nel post Mr. Palomar descrive questa struttura matematica nel modo più semplice possibile".

La prossima edizione del 14 novembre sarà ospitata da Pitagora e dintorni; inviate i vostri contributi a dionisoo@gmail.com

Vi lascio con l'introduzione all'odierno Carnevale.

Buona lettura!

 





«Six by nine. Forty two.»
«That’s it. That’s all there is.»
«I always thought something was fundamentally wrong with the universe»



Benvenuti alla quarantaduesima edizione del Carnevale della Matematica! Immagino che abbiate riconosciuto la citazione che apre questa edizione, o almeno intuito chi sia l’autore: Douglas Adams, che fa pronunciare queste frasi ad Arthur Dent alla fine del secondo libro della non-più-trilogia della Guida Galattica, Il Ristorante al termine dell’Universo. Ci sono moltissime teorie, generalmente errate, su perché mai DNA abbia scelto proprio quel numero, e c’è persino una pagina di Wikipedia al riguardo. Credo che il motivo di base sia che 42 sia un numero non troppo grande né troppo piccolo, con un numero di divisori né troppo grande né troppo piccolo: un po’ il Mario Rossi dei numeri. Però – a parte tutti quelli come me che a questo punto lo cercano ovunque, e si accorgono per esempio che il vangelo secondo Matteo indica 42 generazioni tra Adamo e Gesù, o che la Bestia regnerà per 42 mesi – la sua stessa “normalezza” fa sì che abbia molte proprietà matematiche interessanti. Wikipedia racconta sia delle occorrenze casuali del numero (ho scoperto per esempio che già Lewis Carroll sembrava apprezzarlo molto) che di quelle matematiche. A proposito di occorrenze casuali (o no?): Alice Riddle dei Rudi Matematici ci fa notare alcune cose divertenti. Il loro blog è abbastanza regolare e metodico e le categorie procedono abbastanza regolarmente. Ebbene, due categorie del blog, segnatamente la “Soluzione a Problemi” e la “Compleanni”, a tutt’oggi quanti post hanno collezionato? Esatto: 42. E – almeno a loro dire – non l’hanno neppure fatto apposta.

Il resto qui.

 

2 commenti:

  1. Ehhhhhhhhh! Lo posso immaginare, cara Rosaria.

    Un bacione!

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  2.  Cara Annarita ho dato un'occhiata
    ma il mio occhio si offusca
    Troppi numeri per me
    Felice auguro a tutti Buon Carnevale della Matematica! 

    Bacio ciao

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