CREDITI: Google |
Ada Lovelace, è stata la prima programmatrice della Storia ed, oggi, Google la onora, nel giorno del 197° anniversario della sua nascita, con un Doodle, che campeggia sulla home del celebre motore di ricerca.
Lady Lovelace, nel 1843, ha dimostrato, udite udite, che le ragazze possono programmare! Non solo! Una donna il primo essere umano a scrivere un programma per computer, quando ancora il computer non c'era! Avete compreso bambine, ragazze e donne di tutte le età?
Ma chi è stata questa talentuosa fanciulla?
CREDITI: Alfred Edward Chalon/Wikimedia Commons |
Lord Byron fu un poeta ed un politico, dalla vita turbolenta e dissoluta; probabilmente la madre insegnò ad Ada la scienza, la logica e la matematica, sperando che il rigoroso regime la avrebbe salvata dal "temperamento poetico" e selvaggio del padre, che abbandonò la famiglia poco dopo la nascita della figlia.
Ada, oltre ad essere stata la prima persona a scrivere un programma per computer, fu anche la prima persona a rendersi conto delle potenzialità del computer di andare oltre il semplice calcolo numerico.
Anche se raggiunse una serie di risultati considerati impressionanti per chiunque e, in particolare, per una donna nel 19° secolo, Ada Lovelace è nota soprattutto per il suo lavoro con Charles Babbage alla macchina analitica da questi ideata e...rimasta incompiuta fino ad oggi.
Porzione della macchina analitica di Babbage con meccanismo di stampa. CREDITI: Science Museum | Science & Society Picture Library |
Ma, anche se Babbage non ha costruito l'hardware, Ada Lovelace ha scritto il software!
Durante un periodo di nove mesi, dal 1842 al 1843, Ada Lovelace si occupò di tradurre e commentare in lingua inglese alcuni interessanti articoli dell’italiano Luigi Federico Menabrea sugli sviluppi della macchina proposta da Babbage, con una struttura simile a quella della macchina di Turing, alla base dei moderni calcolatori, formata da un “magazzino” (memoria), un “mulino” (CPU), e un lettore di schede perforate (input). Con Menabrea, Ada instaurò una corrispondenza, in cui egli la spinse ad aggiungere le sue note - assai più lunghe dello stesso articolo – e in cui i due si scambiarono idee e sogni sulle possibilità delle macchine analitiche.
Nel suo articolo, pubblicato nel 1843, la Lovelace descriveva tale macchina come uno strumento programmabile e, con incredibile lungimiranza, prefigurava il concetto di intelligenza artificiale, spingendosi ad affermare che la macchina analitica sarebbe stata cruciale per il futuro della scienza, anche se non riteneva che la macchina potesse divenire pensante similmente agli esseri umani.
Ada inoltre corredò il proprio articolo con un algoritmo per il calcolo dei numeri di Bernoulli, che oggi viene riconosciuto come il primo programma informatico della storia.[Fonte Wikipedia]
Ada Lovelace morì all’età di 36 anni, il 27 novembre 1852, a causa di un cancro uterino.
Nel 1979 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, per unificare i linguaggi di programmazione e farli girare su tutti i propri sistemi, creò il linguaggio di programmazione Ada, nome dato in onore della prima programmatrice.
Da alcuni anni, si commemora l'Ada Lovelace Day per celebrare i successi conseguiti dalle donne in ambito scientifico e tecnologico. La data è variabile: nel 2009 per l'evento è stato scelto il 24 marzo, nel 2011 il 7 ottobre, nel 2012 il 16 ottobre, e per il 2013 è previsto il 15 ottobre.
cara prof la storia di Ada Lovelace è veramente interessante.
RispondiEliminaCiao prof a domani:)
concordo al 100% con Matilde: Ada Lovelace è stata una grandissima donna e , per fortuna, non l'unica!
RispondiEliminaVeramente interessante , oggi non è riuscita a finirci di parlare di lei , a domani . buona sera
RispondiEliminaConcordo pienamente cn le mie compagne!
RispondiEliminaAda Lovelace è stata una persona molto importante!:-)
Ciao prof a domani:-)
Salve, ragazzi! Mi fa piacere che siate venuti a leggere il post. Ci saranno altre occasioni per riparlarne a scuola.
RispondiEliminaA domani!
Ciao Annarita,….solo tu, cara Annarita, grazie alla tua inusitata divulagazione scientifica,( per questo attraente) riesci a far emergere persone che altrimenti rimarrebbero sconosciute o nell’ombra della storia del pensiero scientifico.
RispondiEliminaNoi, senza questo modo “bizzarro” di divulgare, saremmo ancora fermi ai soliti stereotipi ai soliti noti senza sapere che la storia delle grandi scoperte è fatta da tante e tante persone, ma soprattutto da interscambi culturali di persone comuni, appassionate e studiose come certamente fu questa Signora Ada Lovelace che tenne ( anche in questo lungimirante) una corrispondenza con l’italiano Luigi Federico Menabrea e, grazie alle quali, oggi sappiamo e abbiamo ricucito una parte sconosciuta ma importante del percorso storico della programmazione del computer.
Un abbraccio
Aldo
che donna ! un vero genio ha fatto cose fantastiche è sicuramente un personaggio da ricordare. :) a domani un saluto
RispondiEliminaConcordo anch'io con le mie compagne ada ha vissuto una vita veramente interessante!!
RispondiEliminaA domani prof!!:):):)
Caro Aldo, che piacere leggere di nuovo i tuoi commenti! Mi mancavano molto. Tu possiedi la rara capacità di penetrare nei significati più reconditi dell'agire umano e lo hai fatto anche in questo caso.
RispondiEliminaLa storia del pensiero scientifico è un lavoro di tassello fine che intreccia innumerevoli fili. Questi, a volte, giacciono quasi dimenticati nelle maglie della storia. Spetta a noi uomini raccogliere tali fili che hanno tessuto la trama e l'ordito della storia del pensiero umano.
Un abbraccio e bentornato.
Annarita
Sicuramente grandi le "cose" fatte da Ada Lovelace, cara Valeria. Il post ha l'intento di farle conoscere soprattutto a voi ragazzi.
RispondiEliminaA domani!
Ribadisco quanto già scritto a Valeria, Sara.
RispondiEliminaA domani!
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