For foreign guests: translate the post using the Google widget, please. You find it at the top right. (Abbiamo dei partecipanti stranieri)
NB: Se doveste trovare, in alcuni punti, il testo mal formattato, o qualche refuso, non è dipeso da me, ma da Blogger che non ne ha voluto sapere di salvare la formattazione e le correzioni.
Finalmente, si comincia...
Benvenuti al Carnevale della Matematica #57, la prima edizione del 2013 e la settima da me ospitata nel tempo; precisamente, questi sono i sette numeri delle sette edizioni: 6-13- 20- 25- 32- 45- 57.
Tra tali numeri, vi sono un numero primo e un quadrato perfetto, rispettivamente 13 e 25. Il 6 è il più piccolo numero perfetto, ovvero uguale alla somma dei suoi divisori propri 2 e 3 compreso 1 (6 = 1+2+3) ed è anche il fattoriale di 3. Il 20 è un numero abbondante, ovvero la somma dei suoi divisori 1, 2, 4, 5, 10 dà 22, che è maggiore di 20.
Il 25 è, invece, un numero difettivo perché la somma del suo unico divisore proprio 5 e di 1 è 6, che è minore di 25; è anche un quadrato perfetto, come anzidetto, somma di due quadrati perfetti 3^2 + 4^2. Il 32 è ancora un numero difettivo, somma di due quadrati, 32 = 4^2 + 4^2. Il 45 è anch’esso un numero difettivo, somma di due quadrati 45 = 3^2 + 6^2.
Inoltre, quattro di essi sono numeri dispari 13- 25- 45- 57, quindi compresi tra due numeri non primi perché pari, e tre sono pari 6- 20- 32, quindi compresi tra due numeri dispari, di cui il precedente di 6 e il precedente di 20 sono primi. E il 57? Presto detto e fatto!
Il 57, tanto per cambiare, è un altro numero difettivo perché la somma dei suoi divisori propri 3 e 19, incluso 1, è 23 ovviamente minore di 57. È, inoltre, un numero idoneo, un numero icosagonale, un numero di Ulam. Andate su Wikipedia a consultare che cos'è tutta questa robina;).
Non mi addentro nelle proprietà del 7, il numero corrispondente alle citate edizioni da me ospitate, perché esse sono veramente in quantità industriale!
Pertanto, mi fermo a questo punto dell'escursione numerica, per venire al tema dell'edizione: Matematica e Nuove Tecnologie!
Ma prima vi invito a costruire il vostro caleidoscopio augurale, muovendo il punto "D" che vedete nel seguente applet di GeoGebra che ho realizzato per voi!
Un tema di sicura attualità, che ho scelto per avviare una riflessione ed una discussione sulle connessioni ed interazioni tra la Matematica e l'impiego delle Nuove Tecnologie, qui intese prevalentemente come Tecnologie Didattiche ed Educative, argomento che interessa in primis il campo dell'Istruzione e dell'Educazione, con ricadute a pioggia sull'intera Società.
Penso sia utile, pertanto, tracciare a grandi linee il quadro relativo ad indagini internazionali e alle politiche europee in tema di Istruzione e Formazione, riguardanti le Nuove Tecnologie.
Le Nuove Tecnologie Educative sono imprescindibilmente connesse con le TIC, Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (in inglese, Information and Communication Technology, il cui acronimo è ICT), che interessano i più svariati ambiti della conoscenza; dagli anni 70 in poi, esse hanno rivestito progressivamente un ruolo sempre più rilevante nei sistemi di istruzione dei paesi industrializzati.
Che cosa possiamo dire, oggi a più di quarantanni di distanza, circa l’impatto delle Nuove Tecnologie Educative sul pianeta scuola e le pratiche apprenditive delle nuove generazioni di studenti?
Nel 2011, è stato pubblicato il nuovo rapporto di Eurydice (la rete di informazione sull’istruzione in Europa), dal titolo Key Data on Learning and Innovation through ICT at School in Europe, che mette in evidenza l’importanza dell’utilizzo delle TIC per la promozione dell’innovazione in classe e dello sviluppo creativo degli studenti.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione si sono evolute in modo estremamente rapido nel corso dell’ultimo decennio e il loro utilizzo nell’istruzione sta comportando dei cambiamenti nelle pratiche, nei metodi e nei contenuti di insegnamento, oltre che nei processi di valutazione.
Il citato rapporto offre una significativa serie di indicatori per valutare e aumentare l’impatto dell’utilizzo delle TIC, per incoraggiare lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti e per promuovere l’innovazione all’interno dei processi educativi.
Lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti è una delle aree prioritarie della strategia europea per il 2020, nell’ambito dell’istruzione e della formazione.
Se è innegabile che i computer sono sempre più alla portata di tutti, tuttavia il loro utilizzo, a casa, per lo svolgimento dei compiti, è ancora poco diffuso.
Dal 2009, la percentuale di famiglie con figli che hanno accesso al computer e a Internet è aumentata in tutti i paesi, persino in quelli con un PIL pro capite relativamente basso, ma i dati recenti, tratti dallo studio (in italiano, in inglese) PISA 2009 (qui una mappa interattiva mondiale. Che cos'è PISA) hanno evidenziato che gli studenti utilizzano il computer a casa prevalentemente per divertimento e piuttosto raramente per attività legate alla scuola.
PISA - Measuring student success around the world
Le TIC sono ampiamente promosse a livello centrale quale strumento di insegnamento e di apprendimento, anche se di fatto vengono scarsamente utilizzate dagli insegnanti.
I dati, estratti da indagini internazionali, mostrano un quadro assai diverso della pratica adottata in classe, nei vari paesi europei. I risultati dell’indagine TIMMS 2007 (in italiano, sito internazionale, mappa interattiva mondiale) nell’area scientifico-matematica, rivelano che circa il 60% degli studenti della media europea ha avuto insegnanti che non hanno mai richiesto l’utilizzo di un computer per lo studio, e il 51% ha avuto insegnanti che non hanno mai richiesto loro l’uso del computer per svolgere esperimenti scientifici e modellizzazioni matematiche. All’ottavo anno, circa il 50% degli studenti, in media, ha avuto insegnanti che non hanno mai richiesto l’utilizzo di un computer per una o per entrambe le attività.
Mentre esiste una minore disparità tra scuole, in materia di attrezzature informatiche si evidenzia, invece, una carenza di software di apprendimento e del supporto agli insegnanti.
L’indagine PISA 2009 rivela che, in Europa, almeno il 50% degli studenti frequentava scuole dove vi era la disponibilità di un computer ogni due studenti: i dati evidenziano che la disparità tra scuole si è ridotta significativamente negli ultimi dieci anni, considerando che l’indagine PISA 2000 riportava tra i 25 e i 90 studenti per computer nei vari paesi.
In media, quasi il 55% degli studenti del quarto anno e il 45% degli studenti dell’ottavo hanno computer disponibili durante le lezioni di matematica.
Nel frattempo, in base alle informazioni diffuse dai dirigenti scolastici, coinvolti nell’indagine internazionale TIMMS 2007, risultava che la carenza o inadeguatezza di programmi informatici e l’insufficienza di personale di supporto, formato nelle TIC, ha riguardato l’insegnamento della matematica e delle scienze nella misura del 40% degli studenti.
La maggior parte dei Paesi europei raccomanda o suggerisce vari approcci pedagogici innovativi, che consentono agli studenti di apprendere attraverso modalità adeguate alle loro esperienze e ai loro interessi. Tuttavia, i risultati della citata indagine TIMMS 2007 mostrano un limitato tasso di partecipazione degli insegnanti alle attività di formazione, incentrate sull’integrazione delle TIC in matematica, per quanto riguarda l’insegnamento secondario (51%), e tassi significativamente inferiori a livello primario (25%).
Tutto ciò a livello europeo. Ma come stanno le cose in Italia?
Il PNI (Piano Nazionale dell’Informatica) del 1985, primo tentativo di introdurre l’informatica nei programmi di matematica delle scuole superiori, aveva l’obiettivo di fornire allo studente strumenti utili per l’analisi dei problemi “attraverso sia la costruzione di un programma e il controllo della sua esecuzione, sia l’utilizzo di programmi già disponibili e di software di utilità”.
A questo, sono seguiti nel tempo decine di altri progetti e sperimentazioni per l’insegnamento della matematica integrata con le Tecnologie, che hanno coinvolto scuole di ogni ordine e grado. Si ricordano, per citarne solo due, i Progetti: ForTic rivolto alla formazione digitale dei docenti di entrambi i cicli di istruzione; Apprendere Digitale rivolto alla scuola secondaria di 1°grado.
Il secondo progetto prevedeva la dotazione di una lavagna elettronica interattiva multimediale, una stampante e 5 PC portatili collegati ad internet attraverso il cablaggio dell’aula alla rete GARR, che permettesse di accedere ad un ambiente di apprendimento, scambio e condivisione, realizzato da Indire, dove poter rinvenire i contenuti digitali, proposti dallo stesso Indire e da alcuni editori, leggasi Learning Object (qui un esempio dei 50 realizzati dalla sottoscritta per Garamond, all'interno del progetto ministeriale).
Di pari passo si sono evoluti e incrementati i software disponibili per produrre materiali didatticamente validi…ma l’utilizzo a scuola degli strumenti digitali lascia ancora a desiderare.
Inoltre, non c’è accordo sia tra i docenti che nelle famiglie circa l’utilità dell’impiego di tali strumenti.
A questo punto, ci sarebbe da aprire una ampia parentesi per approfondire la questione e cercare di capire perché esista un tale stato di fatto! La faccenda è alquanto complessa perché si dovrebbero analizzare le politiche scolastiche, il ruolo dell'insegnante oggi, la reale volontà di valorizzarlo, e altri fattori non meno importanti. La qualcosa non può essere effettuata nell'introduzione di un Carnevale.
Mi limito, pertanto, ad affermare, in base alla mia personale esperienza, che i numerosi strumenti tecnologici, oggi disponibili anche gratuitamente, posseggono un grande potenziale al fine di favorire l’apprendimento e l'insegnamento della Matematica. Tra questi, lato software, cito in particolare:
- GeoGebra, un software libero e open source, che consente di interagire con le figure, di intervenire sulle funzioni, di effettuare costruzioni con punti, vettori, segmenti, di inserire immagini, etichette, testo e tanto altro. E’ anche integrato con un editor di formule in linguaggio LaTeX e con un foglio di calcolo. I fogli di lavoro possono essere esportati come pagine Web, e in essi si possono inserire indicazioni operative per gli studenti. L'assoluta comodità di questo software è che si può lavorare online, se non si vuole scaricarlo sul PC. In ogni caso, è semplice da downloadare e completamente gratuito. I miei ragazzi lo utilizzano a casa e, a volte, mi inviano i file dei loro lavori per posta elettronica.
- Sketchup è una app di Google, uno strumento, anch’esso gratuito, che coniuga la facilità di utilizzo e la potenza della realizzazione. Concepito per creare, visualizzare e modificare idee tridimensionali in modo semplice e veloce, SketchUp è stato sviluppato per coniugare l'eleganza e la spontaneità dello schizzo a matita con la velocità e la flessibilità dei moderni mezzi digitali. Sviluppato per le fasi concettuali della progettazione, questo software potente, eppure di facile apprendimento, consente la creazione di forme tridimensionali in modo semplice e veloce. Il risultato è un'interfaccia che supporta un'esplorazione dinamica e creativa di forme tridimensionali, materiali e luce.
- Le varie versioni di Cabri e, in particolare, Cabri 3D un software dalle grandi potenzialità didattiche, che consente di studiare tutti i tipi di forme geometriche, dalle più semplici alle più complesse, e combinarle con altri elementi: punti, rette, segmenti, circonferenze, piani, oggetti solidi. E’ un programma molto completo con cui si possono generare espressioni algebriche a partire da forme create, effettuare il calcolo di parametri come longitudini, aree, diametri, e altro. Utilizzabile sia dai docenti che dagli studenti. Si può reperire gratuitamente googlando.
- ExeLearning per creare oggetti dinamici e interattivi quali i Learning Object (qui un esempio di Learning Object). E’ un software mirato per docenti, ed è di semplice utilizzo. Con esso è possibile creare risorse didattiche multimediali quali i citati Learning Object e altre piuttosto complesse. E' possibile infine esportarle in formato HTML, da inserire in una pagina web o in formato SCORM, come oggetti autoconsistenti, da scaricare sul PC e fruire off line.
- Software per creare fumetti.
- Math Games: ve ne sono innumerevoli categorie.
- Il podcast per registrare lezioni di matematica fruibili da tutti.
- Le Google Apps for Education supportate da Chrome. Ce lo spiega bene cosa sono e come si possono utilizzare Michele Maffucci di VoceScuola.
Qui un esempio di Lesson Plan a cura di Greg Bartus (Matematica per tutti i livelli)
- Wiki e blog
- Video per la didattica e la divulgazione della matematica. Tra i validi, si citano quelli della Khan Academy e di TEDEd.
- Videogiochi per la Matematica. Qui "I videogiochi e la matematica: nuove frontiere per la didattica nella scuola primaria", un interessante articolo su “Formare” di Beatrice Capitani, Docente di Matematica e Informatica, Università degli Studi di Siena.
Dal lato Hardware, segnalo:
- I Robot per la didattica della Matematica (e della Fisica). Qui un utile articolo su Education 2.0
- LIM , Lavagna Interattiva Multimediale
- Tablet, iPad, calcolatrici scientifiche
Ovviamente, la mia segnalazione di risorse tecnologiche è assolutamente parziale, non potendo esaurirle in questa introduzione.
Riporto di seguito il punto di vista di uno studente, da me raccolto durante un laboratorio tenuto in una classe 1° superiore, e condiviso dall’intera classe:
“Usare le nuove tecnologie (come robot, LIM, wiki ecc.) per imparare meglio la matematica e le scienze è motivante perché ci fa avvicinare a queste materie, facendoci nello stesso tempo divertire. E, inoltre, miglioriamo nel rendimento! In questo modo, infatti, possiamo provare le cose che impariamo, in modo concreto, e non solo attraverso le regole studiate sul manuale scolastico, che rimangono invece astratte e lontane da noi ragazzi.”Leggiamo, adesso, una breve intervista rilasciata da Anna Curir (che ringrazio) a Matem@ticaMente, per sapere che cosa ne pensa dell’interazione tra Matematica e Nuove Tecnologie.
Anna Curir è laureata sia in Matematica che in Scienze della Mente; lavora come Astronomo presso l’Osservatorio Astrofisico di Torino e presso il Linacre College, Oxford, UK, come Senior Member. Oltre a ciò, ha scritto articoli sulle riviste Giornale Storico Centro Studi di Psicologia e Letteratura, Sapere e Psicologi a Confronto e pubblica libri.
Qui troverete altre informazioni relative alla sua interessantissima attività professionale. Anna è sicuramente una professionista che unisce alle competenze matematiche e scientifiche quelle dei processi psicologici.
Intervista ad Anna Curir
D: Quale rapporto tra apprendimento della Matematica e Nuove Tecnologie?
R: L’ apprendimento nasce da una pulsione primaria di conoscenza. Secondo le teorie psicoanalitiche i primi pensieri nascono dall'assenza e dal bisogno (si veda ad esempio Wilfred Bion, Apprendere dell’esperienza).
Dunque l'apprendimento nasce primariamente dall'istinto di colmare una lacuna dentro di noi. Le nuove tecnologie a mio parere non possono interferire con questa pulsione. E’ vero che rendono più facili alcuni compiti. Ma dietro un compito matematico deve sempre esserci lo sforzo di capire e non il mero desiderio di un qualunque risultato.
D: Come apprendono i nativi digitali, con particolare riferimento alla Matematica? Le Nuove Tecnologie potrebbero essere loro di aiuto? Come e perché?
R: Per chi è nato nell'epoca digitale, l'accesso e l'utilizzo di nuove tecnologie è molto più naturale e facile. Ma ciò non dovrebbe togliere nulla allo sforzo dell'apprendimento. Può invece avere il vantaggio di rendere più veloci alcuni processi di elaborazione delle informazioni e quindi di aumentare il contenuto della “cassetta degli attrezzi” dei nostri piccoli scienziati sui banchi di scuola.
Le moderne teorie cognitiviste vedono la costruzione delle personalità del bambino come il lavoro di uno scienziato, che procede per congetture e confutazioni.
La stessa cosa deve succedere anche nella costruzione della cultura (che peraltro non è svincolata dalla costruzione della propria personalità), e dunque della cultura matematica: il ragazzo deve procedere per congetture e confutazioni, deve imparare a scuola come fare ipotesi e come verificarle o falsificarle. La matematica deve essere imparata formulando i propri problemi e i tentativi creativi di risolverli. Le tecnologie, l’informatica possono aiutare questa creatività, velocizzare i processi. Ma lo slancio immaginativo che spinge verso le congetture, le soluzioni, le scoperte non deriva da tecnologie o da programmi informatici.
D: La maggior parte dei docenti italiani sono restii ad utilizzare le Nuove Tecnologie nella didattica quotidiana. Cosa direbbe loro?
R: E’ comprensibile una certa resistenza da parte degli insegnanti, specialmente da parte di quelli che non sono “nativi digitali” , perché per le persone della loro generazione, che è anche la mia, non c'è quella naturalezza e facilità all'accesso e uso di questi strumenti, che hanno invece i nativi digitali. E forse può esserci, inconsciamente, il timore di un'esautorazione del ruolo dell’ insegnante da parte dello strumento tecnologico.
Io però suggerisco agli insegnanti di accogliere il cambiamento: il cambiamento è importante per mantenere vitale il nostro lavoro, la nostra professione. Ci stimola a cambiare noi stessi e a conoscere. Certo, bisogna prepararsi ed informarsi per fare buon uso di nuovi strumenti, ma la sinergia tra l’esperienza maturata nel tempo e la novità del nuovo strumento può essere molto feconda e stimolante.
Inoltre, non può esserci alcuna esautorazione del ruolo dell'insegnante. All'insegnante rimane il ruolo importantissimo di guidare lo sforzo dello studente verso la conoscenza. Come ho già detto non ci può essere nuova conoscenza senza sforzi, senza imparare a tollerare un dolore, quel dolore che Bion chiamava “dolore mentale” e che è alla base della formazione dei pensieri (Nel libro di Anna Curir "I processi psicologici della scoperta scientifica" vengono spiegate le teorie di Bion sulla nascita del pensiero e sulla spinta alla conoscenza nel bambino e nelle comunità scientifiche, nonché come si è giunti all’idea del bambino come piccolo scienziato.)
D: Sempre in relazione alla Matematica, le Nuove Tecnologie in supporto o in alternativa all’apprendimento tradizionale?
R: In supporto, certamente. Non possono essere un'alternativa perché, come ho accennato prima, non si può nemmeno parlare di un apprendimento tradizionale e non. La spinta verso la conoscenza deriva da una pulsione primaria dell' uomo sin dall'antichità. Le pulsioni rimangono tali: le tecnologie non le modificano.
Quel desiderio che nasce dall'assenza e dal bisogno e che in fondo ci fa ricordare anche la definizione dell'Eros, dell'amore data da Platone. Eros era figlio di Poros e Penia. Penia è proprio la povertà, la mancanza. E Poros significa passaggio, ma anche espediente ed è quindi la parte creativa dell’Eros. Dunque il desiderio di conoscenza, di apprendimento è come l'amore, è un amore. L'insegnante deve saper coltivare questo amore. E' un mestiere difficile, certo, ma è tra i più nobili.
Sin dai tempi di Platone, questa è l'essenza dell'apprendimento. Nessuna tecnologia può sostituirla...
Vorrei aggiungere anche un punto a proposito di Internet. Questo strumento permette agli studenti di fare le loro prime esperienze di “intelligenza collettiva”cioè di un intelligenza prodotta da gruppi, che agiscono insieme in modo intelligente. Questo tipo di intelligenza può essere prodotta ovviamente anche in una classe all’opera sulla soluzione di un problema, e questo è sicuramente un bel risultato. Tuttavia è interessante fare notare come la connessione via internet tra persone distanti può generare cose come Wikipedia, che può fornirci informazioni di alta qualità senza controllo centrale. Oppure vale la pena far notare anche realtà più piccole (blogs di Matematica o di divulgazione), ma che possono essere molto efficienti e stimolanti dal punto di vista didattico.
Ad esempio siti e blog dove le scuole possono postare i propri esperimenti di fisica o matematica e confrontarsi con esperienze fatte in altri Istituti. Questo è un bell’esempio di intelligenza collettiva.
D: La LIM o Lavagna interattiva multimediale è vista da taluni come il “nec plus ultra” delle TIC nella scuola. E’ d’accordo o vede dei limiti nel suo impiego?
R: Per quello che è il mio feedback, da parte degli insegnanti che conosco ed usano la LIM, la valutazione è sicuramente molto positiva. Soprattutto per la grafica, che rende l’insegnamento della geometria più immediato e intuitivo, per la possibilità delle verifiche interattive che permette quel famoso procedimento di congettura e confutazione in modo più consapevole e condiviso e può essere un veicolo rapido di quella intelligenza collettiva di cui ho parlato. Inoltre permette di ottimizzare la gestione del tempo, perché i materiali possono essere predisposti prima della lezione e i contenuti possono essere salvati.
E’ un bene che i ragazzi che vivono l’esperienza di videogiochi in 3D, che navigano in internet con disinvoltura, che si scambiano filmati in YouTube, trovino spazio anche a scuola per sistematizzare nei nuovi modi digitali le conoscenze e le competenze che acquisiscono.
Fine dell’introduzione! Arriva finalmente il momento più atteso: la rassegna dei blog e autori partecipanti a questa festa carnevalesca, che ho organizzato in 5 sezioni per renderne più agevole la lettura.
*****
I
I
LAVORI MULTIMEDIALI DEI RAGAZZI
Dalla Rete |
Aprono le danze i più giovani tra i partecipanti: una nutrita rappresentanza di giovanissimi 11-14enni alunni del corso B, in cui insegno.
Largo ai giovani, come suol dirsi, che qui sono convenuti in ben 21!
CLASSE 1°B
Gruppo formato dagli undicenni: Emanuele Tampieri, Michela Villa, Martina Raccagni, Noemi Pagliariccia, Matilde Lusa e Nico Manara.
I ragazzi hanno elaborato una personalissima presentazione in Power Point, dal titolo “Leonardo Fibonacci: un grande matematico italiano”!
Il contributo, ad appena quattro giorni dalla sua pubblicazione (al momento in cui sto scrivendo), si è inserito tra i cinque post del blog più letti della settimana, con 472 visualizzazioni di pagina!
Il gruppo di alunni, al pari di quelli che seguiranno, hanno lavorato in piena autonomia: dalla scelta dell’argomento, del mezzo comunicativo all’intera organizzazione del progetto grafico e testuale.
Tutti i gruppi hanno lavorato durante le vacanze natalizie! C’è ancora qualcuno che ha l’ardire di affermare che i giovani sono abulici e disimpegnati?
CLASSE 2° B
Gruppo composto dai dodicenni: Carroli Camilla, Fiorentini Luca, Linguerri Giorgia, Martelli Valeria, Montanari Matilde, Ragazzini Giorgia, Romano Chiara.
Il loro lavoro riguarda “La storia della calcolatrice”: sicuramente una scelta che coniuga Tecnologia e Matematica; liaison enfatizzato da un breve, ma significativo excursus storico.
- Il secondo gruppo di ragazze della 2°B, Catia Patuelli, Sophia Ferrera e Sara Zanotti presenta un lavoro particolarmente originale dal titolo “Da Paperino…a Bach- Aspetti della Matematica in ambito musicale”, in cui esplorano le connessioni tra i due diversi ambiti, scoprendone, con incantata meraviglia, le affinità.
Cito dalla decima slide della presentazione:
"- La musica è una forma di linguaggio irrazionale dove non esistono regole precise, questo è proprio quello che ci danno a bere molti giovani autori di musica leggera che sostengono di scrivere musica da autodidatti e senza nemmeno conoscere il pentagramma (non credeteci mai!);
- è irrazionale l’ascolto della musica e non la musica stessa; - Leibniz: “La musica è l’esercizio matematico nascosto di una mente che calcola inconsciamente”.
Bello, vero?
CLASSE 3°B
- Duo formato dai tredicenni Simone Di Nardo e Riccardo Tinelli, che si sono avventurati in un argomento impegnativo, districandosi agevolmente. Hanno, infatti, scelto , tra le tante tecnologie interconnesse con la Matematica, quella della telecomunicazione, partendo dalle sue origini: il telegrafo!
La loro ottima presentazione si intitola “Dal telegrafo…al 2003”, un titolo perfettamente aderente al contenuto della stessa.
Ecco come i due ragazzi, giustificano la scelta dell'argomento:
"Cosa può c'entrare il telefono con la MATEMATICA ?
A questo punto, la domanda nasce spontanea: “Perché la scelta di questo argomento per il carnevale della matematica?”Il tema di questo carnevale è “Matematica e Nuove Tecnologie”, ma, provate a pensarci…in ogni ambito vi è la matematica, sopratutto se si tratta di tecnologia. Grandi inventori, in questo campo, (se non tutti) sono stati anche grandi matematici e, nella tecnologia di oggi, vi è sicuramente molta matematica."
- Gruppo formato dalle tre alunne: Chiara Tampieri, Chiara Anconelli e Adele Novelli.
Le ragazze hanno svolto un lavoro su “La macchina fotografica e la storia della fotografia", dimostrando con la loro scelta di aver compreso che la Matematica è proprio ovunque.
Affermano, infatti, in una slide:
"E la matematica...?
C’è, c’è! Ad esempio, il tempo di scatto è misurato sulle macchine fotografiche in secondi e frazioni di essi.All'interno del mirino e sul dorso delle moderne reflex digitali è presente un esposimetro che permette di verificare la corretta esposizione "matematica" della foto, ed il variarne i parametri permette di personalizzare la foto stessa."
*****
II
Questa sezione, interamente dedicata a GeoGebra, si apre con due ospiti stranieri.
DIGITAL MATHEMATICS
Malin Christersson è una insegnante di Matematica e Informatica presso la Katedralskolan- una scuola superiore di Lund (Svezia)- che utilizza a piene mani le Nuove Tecnologie nella sua didattica quotidiana e, in particolare, il software open source “GeoGebra”.
Partecipa al Carnevale della Matematica #57 con un intero sito didattico, dal nome evocativo, “digital mathematics”, in cui sono stipati innumerevoli ed interessantissimi applet.
Si tratta di una raccolta di materiali utilizzati da Malin nell’insegnamento, come anzidetto, e durante i seminari su GeoGebra da lei tenuti. Si ricordi che, per utilizzare gli applet di questo software, è necessario abilitare Java e Javascript.
Indico, a mero titolo esemplificativo, alcuni link:
-“Some tools” sulla geometria euclidea, di cui il primo è un applet sulla costruzione di triangoli, accompagnato da un tutorial dettagliato per costruirli.
Seguono due link a risorse di Algebra lineare.
-"The transformation matrix and its determinant" e "Linear transformations of curves", sulle trasformazioni lineari.
-“Translation along a Vector” e “Translation along two vectors”, applet sulla traslazione di figure piane.
Qui una delle sue meravigliose creazioni: the polar flower.
STEVE PHELPS
Steve Phelps è insegnante di Matematica presso Madeira City Schools, Mathematics Instructor presso University of Cincinnati/Blue Ash College, e Co-Director GeoGebra Institute of Ohio.
E’, inoltre, web editor del sito del OCTM (Ohio Council of Teachers of Mathematics).
Anche Steve realizza applet straordinari con GeoGebra.
Di seguito, alcuni link a del materiale interattivo sulla rotazione di un triangolo rettangolo attorno agli assi coordinati cartesiani:
“Rotating a Triangle Around a Coordinate Axis”, la pagina di lavoro per gli studenti, la pagina per il docente e lo screencast del file.
Questa la generalizzazione al triangolo generico:
lo screencast e la pagina per gli studenti.
GEOMETRIC LOCI
E' la volta di Rossana Donati, docente di Matematica e Fisica in un Liceo Scientifico abruzzese, che partecipa per la prima volta al Carnevale della Matematica.
Rossana utilizza con profitto gli applet di GeoGebra nella sua pratica didattica e ci presenta, dal suo blog “Geometric Loci”, “Percorso tra parabole”, un percorso didattico che cerca di coniugare la lezione classica frontale con una tecnologica, come precisato dalla stessa autrice:
“Riporto un possibile percorso didattico che tiene conto dei programmi ministeriali per la matematica, della mia esperienza professionale in un Liceo Scientifico e delle moderne esigenze di integrare le lezioni frontali con le attività di laboratorio.Per quanto verificato, ritengo che la lezione frontale sia fondamentale per le spiegazioni della materia ma è anche vero che l'utilizzo di un computer in classe o in laboratorio contribuisce a sviluppare l'interesse dell'alunno verso la materia.L'utilizzo di applets interattivi (qui propongo applets realizzati con geogebra) preparati dall'insegnante e presentati in classe (ad es. con la LIM, per chi ha la fortuna di poterlo fare, o con un portatile + proiettore come faccio io) o preparati in laboratorio insieme agli allievi, ad integrazione della lezione, favorisce, senza dubbio, l'apprendimento degli argomenti di studio.”Il percorso tra parabole utilizza ben 10 applet di GeoGebra!
Ma solo i docenti delle superiori utilizzano GeoGebra? Certo che no! Il superfantastico software viene impiegato, con successo, dalla scuola primaria (volendo anche da quella dell’Infanzia!) all’Università!
MATEM@TICAMENTE
E' il blog che gestisco da 2007, nato per offrire ai miei alunni uno strumento di supporto dinamico alla didattica ordinaria, al fine di stimolare la curiosità e la partecipazione degli studenti, mediante il superamento delle pareti scolastiche.
Per quanti non mi conoscono, sono reperibili sul mio profilo Linkedin le mie attività professionali.
Su Matem@ticaMente, al tag “geogebra”, sono disponibili oltre un centinaio di applet autoprodotte.
Cito qualche link:
"Cono per rotazione del triangolo rettangolo"
"Area del segmento circolare ad una base"
"Grafico interattivo della proporzionalità inversa"
"Moltiplicazione Maya"
"Angoli alterni, coniugati, corrispondenti”, applet realizzato dal mio alunno Simone di Nardo, quando frequentava la classe prima.
…E quell’”OLTRE” nel titolo della sezione che cosa significa?
Piano, ci arrivo! Quell’ “OLTRE” ci sta tutto…quando si tratta di Marco Cameriero!
Questo benedetto ragazzo non finirà mai di stupire! Non gli bastava scrivere un articolone per partecipare al Carnevale! No, lui deve andare OLTRE! E ti presenta nientepopodimeno che la fase BETA di un sito…”Quasi Un Non-Libro Da Affiancare Al Testo Scolastico Di Geometria (di base)” ovvero una “Geometria senza curve-Guida poligonale geogebricamente assistita”.
Guardate, non si può riassumere il progetto di Marco in due parole, pertanto fate prima ad andare a sbirciare. Ne vale assolutamente la pena perché si tratta di qualcosa di decisamente creativo, utile e dilettevole. E’ una risorsa, che, completata nelle sue sezioni, diventerà veramente un prezioso supporto all’apprendimento e alla didattica della geometria.
Mi scrive il vulcanico ragazzo, in una mail:
- […]Perché il target a cui vorrei rivolgermi sono soprattutto i ragazzi delle medie ed i loro relativi docenti. E perché siamo proprio all’inizio… si parte piano e se poi c’è benzina si può anche andare oltre.
- Tutto si poggia sul concetto di COSTRUIRE. E’ uno dei verbi che preferisco. Racchiude in sé propositi positivi, intenzione e azione, idea e realizzazione …, concretezza. Che con la geometria poi ci sta a pennello soprattutto se ti fai accompagnare da un “traghettatore” comeGeoGebra. Ma ci sarà anche del sano e buon codice come ad esempio per il risolutore di problemi sui poligoni regolari o il widget per la ricerca e presentazione dei numeri poligonali.[…]
*****
III
CABRI E SKETCHUP
Guzman, Maria Carla, Luca e Linda |
In questa sezione, presento i lavori di due insegnanti speciali: Guzman Tierno dell’omonimo blog e Maria Carla Palmeri del blog “I ragazzi fanno, con la fantasia,…” . I due sono una coppia nella vita e splendidi genitori di una coppia di altrettanto splendidi gemellini di poco più di un anno: Luca e Linda.
Guz e Maria Carla sono laureati in Matematica (110/110 e lode) ed entrambi dottorati in Matematica, inoltre, come se non bastasse, hanno conseguito entrambi la laurea in Informatica (110/110 e lode), e scelto di insegnare alle Medie.
Guz parla anche quattro lingue! Insomma due cervelloni, dotati di grande sensibilità che riversano a piene mani nell’insegnamento.
Sono esperti nell’utilizzo delle Nuove Tecnologie ed hanno prodotto una gran mole di materiali che condividono generosamente con tutti.
A titolo esemplificativo, segnalo alcuni link dove troverete dei filmati, pubblicati sui loro canali YouTube e riguardanti dei lavori realizzati con Cabri e con Sketchup:
Lavori dei ragazzi con sketchup
Video con Sketchup
Video di lezioni in classe
Video lavori con Cabri (classi di Guz)
Video di disegni realizzati collaborativamente in rete
Video lavori con Cabri (classi di Maria Carla)
Un documento sull'impiego di Sketchup a scuola, scritto da Guz in inglese, qualche anno fa, per un sito canadese).
E adesso "The Wonderful World of Cabri", un video stupendo, realizzato da Maria Carla con i suoi primini undicenni, qualche anno fa.
Crediti GIF: Malin Christersson |
Cannone di Gosper in azione Da Wkipedia |
Realizzata con Sketchup- Presa dalla Rete |
“Fare questa operazione significa utilizzare una prospettiva eco-logica delle discipline, con uno sguardo che abbraccia il bambino con le sue emozioni, le conoscenze del suo ambiente, le sue progettazioni, le sue previsioni, le sue rappresentazioni , il suo bisogno di raccontare e di ascoltare la disciplina con le sue logiche e i sui linguaggi e il medium con le sue specificità e le sue possibilità. Per dirla con i bambini, una matematica, affrontata attraverso le storie narrate che offrono la possibilità di immedesimazione, utilizzando la tecnologia digitale, aiuta a stare più attento e a comprendere meglio, in un contesto di aiuto reciproco e di collaborazione perché insieme si capisce meglio. Il lavoro è stato condotto, seguendo una metodologia quasi sperimentale in tre classi quarte della scuola di Francesca… Lavoro che ha permesso di comparare tre diverse tecnologie a supporto del medesimo contenuto. I risultati sono confortanti, anche se non generalizzabili a favore della tecnologia digitale nel racconto di storie, perché la mente è a più dimensioni e la didattica multimediale aiuta ad incontrare le diverse intelligenze attraverso i diversi linguaggi. La seconda parte del lavoro ha permesso di sperimentare la dimensione di "produttore" di storie digitali di matematica perché la competenza nella lettura di un prodotto multimediale si sviluppa anche attraverso la sperimentazione in uso. Ed eccoli allora i 20 intrepidi alunni, alle prese con la produzione attraverso tappe graduali che, partendo dalla tecnologia carta matita per lo storyboard, si sono cimentati con la fotocamera e la video camera per la produzione delle immagini e con i software Power point, Audacity, i-Movie per la costruzione di un racconto, anzi di diversi racconti…visto che l'argomento scelto è stato quello delle tabelline. Un lavoro destinato ad un compagno che evidenziava questo bisogno, ma che potrà essere riutilizzato in un altro contesto con semplici modifiche. Anche in questo caso la componente più formativa è risultata essere il processo di significazione ricercato dai bambini stessi…storie situate nel contesto, utilizzando conoscenze interdisciplinari e "incorniciate" in un frame di personalizzazione: la propria classe, con l'evidenziazione di diversità e uguaglianze, in un spirito comunitario che fa nascere il titolo "TUTTI X 1, 1 X TUTTI". Titolo che condensa matematica, emozioni, spirito di gruppo…”
LA SCUOLA DEL SAPERE
“La redazione di www.didatticare.it è composta da volontari: docenti accomunati da una precedente pluriennale esperienza di collaborazione con la rivista Scuola e Didattica e uniti da una grande passione per la scuola. Il gruppo di lavoro ha deciso di non disperdere il patrimonio di esperienze e di strumenti costruito nel tempo e di continuare ad offrire ai docenti della scuola secondaria di I grado Unità di apprendimento per tutte le discipline, anche con taglio interdisciplinare, insieme ad articoli di analisi della realtà scolastica attuale e di approfondimento di tematiche significative. Non utilizzando uno strumento cartaceo, ma un sito, potremo sfruttare le potenzialità del web per valorizzare maggiormente le nostre proposte didattiche con inserimento di link a materiali integrativi e di approfondimento, immagini, video, …”
Aggiungi didascalia |
"Quindi i suoni cominciano a diventare interessanti quando non sono composti da un'unica onda sinusoidale. E non devono nemmeno essere composti da più onde sinusoidali aventi la stessa frequenza, perché la somma di tante onde di quel tipo produce, alla fine, sempre un'unica sinusoide. Dunque servono tante frequenze diverse. Le onde sinusoidali sono gli atomi che compongono l'universo delle onde, gli elementi base a partire dai quali si può fare tutto."
"La domanda era: abbiamo davvero bisogno di tutte quelle frequenze? Cioè, ok, un suono bello, ricco, piacevole da ascoltare, è composto da tante onde “pure”, ognuna delle quali dà un piccolo contributo al risultato finale. Ma davvero il nostro orecchio riesce a percepirle tutte? Qui si entra nel mondo della psicoacustica, che sarebbe (scopiazzando la definizione da wikipedia) lo studio della psicologia della percezione acustica. Insomma: cosa è per noi la musica? Cosa sentiamo davvero? I suoni esistono solo se li ascoltiamo? Se un albero cade in una foresta e nessuno assiste alla scena, la vecchina del piano di sotto verrà ugualmente a brontolare perché non si possono spostare i mobili a mezzanotte?"
Da Wikipedia |
“Per rappresentare dei concetti matematici esistono vari tipi di mappe e di schemi logici come ad esempio le mappe concettuali, le mappe mentali, i diagrammi di flusso e le solution map (queste ultime sono le mappe che preferisco perché sono una via di mezzo fra le mappe concettuali e le mappe mentali e quindi permettono di sviluppare la creatività e, nello stesso tempo, di presentare un concetto in modo efficace, con una grafica accattivante). Gli schemi e le mappe sono utili ai docenti per introdurre un nuovo argomento o per riassumere i contenuti presentati in una o più lezioni e servono agli alunni per organizzare quanto appreso e memorizzare più facilmente concetti e termini.”
Dalla Rete |
“Il mio contributo al nuovo carnevale parte da una constatazione: tutti (chi più, chi meno) usiamo abbondantemente le nuove tecnologie (soprattutto quelle dell'informazione e della comunicazione) senza conoscere le grandi idee che le hanno generate. Spesso siamo soltanto addestrati (dalla scuola o in autonomia) all'utilizzo del software, ma ignoriamo quasi completamente il grande spettacolo offerto dall'informatica e dalla matematica "dietro le quinte" di ciò che osserviamo sul nostro smartphone.”
Dalla Rete |
“La New Math fu uno dei più emblematici tentativi di svecchiare la didattica della matematica nelle scuole.”
“Un primo tentativo di modernizzare l’insegnamento della matematica è avvenuto a cavallo degli anni ‘80/90, con l’introduzione del PNI (Piano Nazionale Informatica) promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione per l’introduzione dell’informatica nell’insegnamento della matematica e della fisica. Il PNI prevedeva la formazione degli insegnanti di matematica e fisica e l’introduzione del linguaggio Pascal nel biennio della scuola secondaria superiore. Anche riguardo a questo potrei dire la mia, nella seconda metà degli anni ‘90 frequentavo un liceo scientifico all’”avanguardia” per quel che concerneva la didattica della matematica e della fisica e, secondo quanto previsto dai piani di studio del periodo, “programmavo in Pascal”, una cosa che a conti fatti non mi è servita a niente. Azzardo l’ipotesi che limitare lo studio dell’informatica al solo biennio delle superiori non è stata una gran genialata.”
Dalla Rete |
“La matematica non si improvvisa. Si conquista solo se si comprende. Bisogna farla propria per padroneggiarla procedendo secondo nessi logici. Tutto ciò la rende accessibile e consente di amarla…"
Ada Lovelace - Wikipedia |
“Non credo che mi divertirei, ecco tutto.” La giovane parlava con lo sguardo rivolto allo specchio che aveva davanti. Fece scivolare le mani sui fianchi, stirando le pieghe del corpetto che la stringeva fastidiosamente. Alle sue spalle, la donna rimase in silenzio. Conosceva bene la piccola Ada Byron e aspettò che parlasse ancora.
Dalla Rete |
John von Neumann |
“Come definireste voi una mente in grado di memorizzare interi libri (o articoli) a memoria e ripeterli esattamente (e senza pause) dopo anni dalla memorizzazione; un cervello in grado di compiere calcoli super complessi in pochi istanti; un uomo che già da bambino parlava fluentemente greco antico e conosceva l'analisi matematica; un matematico che nell'arco dei 53 anni della sua vita ha rivoluzionato non una specifica parte della disciplina, ma innumerevoli (teoria degli insiemi, analisi funzionale, topologia, fisica quantistica, economia, informatica, teoria dei giochi, fluidodinamica, solo per citare quelle riportate da Wikipedia)? Tutte queste informazioni sconvolgenti non appartengono a diversi individui, bensì ad un singolo uomo…o alieno, appunto von Neumann.”
“In statistica e teoria delle probabilità, il paradosso di Simpson accade quando un andamento (trend) che compare in diversi gruppi di dati successivamente scompare quando questi gruppi vengono combinati tra loro. Il paradosso, che può essere incontrato specialmente in medicina o nelle scienze sociali (come ad esempio nei sondaggi di opinione sulla politica!), in genere scompare quando si prendono in considerazione relazioni di causalità in precedenza non considerate. Quella che segue è la dimostrazione del paradosso fornita da Jerzy Kocik”
“Ho infatti avuto l'opportunità, come docente di matematica, di spiegare e scrivere direttamente quello che spiegavo nel modo più comprensibile possibile per lo studente che avevo davanti e che mi poneva varie domande. Solo così ho potuto produrre un testo sintetico, comprensibile e di livello adeguato. L'ho scritto per i corsi IGEA, ma è ottimo anche per licei, periti e geometri, in quanto gli argomenti affrontati (limiti, derivate e domini di funzioni) sono compresi in quasi tutti i programmi scolatici di matematica.”
“Sono un matematto beatlesiano, tuttologo at large, di casa a http://xmau.com/ . Ho pubblicato il libro Matematica in relax e sono convinto che quel titolo non sia un ossimoro. La matematica di cui parlo qui non ve la insegnano a scuola... il che per me è un peccato.”
Dalla Rete |
“Per quanto riguarda la linea editoriale del mio blog, il 13mo si specializzerà sempre di più in traduzioni: c'è tantissimo materiale là fuori che, se non venisse tradotto, sarebbe inevitabilmente perduto per gli space enthusiast nostrani. Tra SETI e 100YSS verso le stelle, quella è la rotta del Tredicesimo Cavaliere.”
“Nel sistema Terra – Luna esistono cinque punti chiamati L1, L2, L3, L4, L5, ma più noti col nome di punti di librazione o di Lagrange. Il nome indica la caratteristica che li rende interessanti: in quei cinque punti, infatti, le forze gravitazionali e rotatorie esistenti tra la Terra (corpo principale), la Luna (corpo secondario) e un terzo corpo si bilanciano, in modo che quest’ultimo possa “librarsi” immobile nello spazio rispetto ai primi due. Il terzo corpo deve avere massa trascurabile su scala planetaria, quindi può benissimo essere un’astronave, una stazione spaziale o anche un asteroide. Si tratta di una versione semplificata del “problema dei tre corpi”, che si ripropone ovunque, per esempio tra il Sole e ciascuno dei suoi pianeti, e tra un pianeta e ciascuno dei suoi satelliti.”
"Che cosa c’è di più bello di un viso di un ragazzo che s’illumina per aver compreso qualcosa che fino ad allora gli era sconosciuto?"… intervista raccolta da Maya Briani.
Un lavoro strepitoso, ottima idea l'organizzazione dei contributi in sezioni, aiuta a non tralasciare nulla dei gustosi contributi.
RispondiEliminaOttima la presentazione dei blog e dei partecipanti, che si sentiranno lusingati. Io mi ci sento :-)
Grande Annarita!!
In effetti, la quantità dei contributi ha reso necessaria l'organizzazione in sezioni per non rischiare il naufragio nel mare magnum del testo:).
EliminaGrazie ancora della partecipazione:)
Io penso che da questa edizione il Carnevale della Matematica abbia raggiunto vette inarrivabili. Ti confermi regina dei carnevali nonchè grande innovatrice, presentando anche una visione internazionale di questa bellissima iniziativa che sono i carnevali scientifici coinvolgendo blog e scrittori stranieri. Annarita the best! mi viene da dire, però te la devi smettere di mettere così tante interessanti "distrazioni", sono rimasto una mezz'oretta a "giocare" con tutte le varie applicazioni e a seguire le varie gif animate!
RispondiEliminaInsuperabile!
C'è sempre una vetta più alta da raggiungere!;)
EliminaI Carnevali sono delle iniziative di diffusione della conoscenza veramente preziose; il lavoro che si affronta per farle brillare sempre di più non è mai vano.
In quanto ai distrattori, mio caro, sono elementi strategici per testare le capacità di osservazione e concentrazione;)
Grazie anche a te, Pa, per esserci.
Beh, che dire?
RispondiEliminaOgni tanto si sente l'aggettivo "the Ultimate", per indicare che non ha senso andare oltre, perché la vetta appena raggiunta è la più alta, non c'è nulla di meglio possibile. Questo sembra proprio "The Ultimate Carnevale della Matematica". La cosa mi fa piacere, molto: me ne farebbe ancora di più se non toccasse a noi (poveri, poveri noi...) Rudi dover imbastire il Carnevale successivo. Ma faremo come i Maya: toccata la vetta, raggiunta la fine del mondo, non resta che ricominciare da zero. Quasi quasi propongo, come tema per il prossimo CdM, "la tabellina del 2".
E invece sì, Piotr! Ha senso andare oltre perché soltanto così si migliora:)
EliminaIl Carnevale dei Rudi, prima o dopo chiunque, è sempre unico!
Lo sai che la tabellina del 2 non è una idea malvagia? Si potrebbero percorrere delle nuove ed inusitate direttrici per facilitare l'apprendimento della tanto controversa tavola pitagorica.
Sei sempre un signore, Piotr. Grazie.
Edizione Stra-Super-Iper Meravigliosa e Ricca!!!
RispondiEliminaLa scelta della tematica è stata perfetta e lo dimostra il così elevato numero di autori (persino stranieri!) e contributi.
Dovrò ripassarci più volte per gustare tutte queste sublimi "pietanze matematiche"!
Andando nello specifico: introduzione ottima (con quel fantastico caleidoscopio che designa la ciliegina sulla torta), presentazione dei contributi magistrale, organizzazione dei suddetti nelle diverse sezioni davvero molto efficace!
Un lavoro colossale, poderoso, superlativo, incredibile, eccellente!
Porgo i miei complimenti innanzitutto ad Annarita per l'organizzazione di questa meraviglia e a tutti quanti i numerosissimi e strepitosi carnevalisti, che hanno arricchito la kermesse con splendidi ed originali post!
Iperbolico Leo, grazie della dettagliata analisi, che non può non lusingare. Il lavoro è stato alquanto poderoso, lo confermo...se non altro per la lotta all'ultimo salvataggio con Blogger!;)
EliminaGrazie ancora della partecipazione.
Piotr, la tabellina del 2 me la ricordo, possiamo ricominciare benissimo da quella. Diciamo che da adesso in avanti, come s'è parlato di prima e seconda Republica si potrà parlare di primo e secondo Carnevale della matematica.
RispondiEliminaUn carnevale ineguagliabile!Fondamentale l'introduzione con una miriade di indicazioni e informazioni utilisssssssime oltre che interessanti. Grazie Annarita, questo è un documento fondamentale da mettere nella mia valigia di insegnante. Leggerò i 90(!!!) contributi con attenzione e con ...calma.
RispondiEliminaComplimenti!!! Bravissima come sempre.
Margherita
Grazie a te Margherita per il feeback in qualità di docente perché mi confermi l'utilità dei Carnevali sotto il profilo educativo:).
EliminaIntanto io comincerei con un bella pernacchia a Blogger: Annarita vs Blogger = 1 0. Poi continuerei con i complimenti ma... dove si possono trovare le parole appropriate ad una così monumentale edizione? E invece dei complimenti allora faccio un augurio: che questa magnifica edizione possa avere una vetrina adeguata, uno spazio su quegli organi di stampa che si riempiono la bocca di scienze e tecnologie, magari andando a tradurre pezzi e articoli stranieri. Cari mass (e poi media), leggete... qui c'è gente che non solo è appassionata di scienze, ma che ne sa eccome (escluso il sottoscritto) e sa anche come comunicare le proprie conoscenze in modo piacevole.
RispondiEliminaPer quanto i carnevali scientifici siano molto seguiti, il rischio è che a farlo sia sempre la solita cerchia di persone. Questi eventi meritano un pubblico maggiore dal quale poi si possa "attirare carne fresca" che porti nuova linfa e vitalità. C'è bisogno che si crescano nuove generazioni di blogger scientifici che si integrino ed interagiscano con quelli già presenti. Bisogna puntare ad ottenere una visibilità maggiore in modo da allargare la base. Noi fedeli lettori cosa possiamo fare? Condividere e diffondere il più possibile.
Finito l'augurio.
Ora (mi sto alzando le maniche) mi preparo alla maratona, non prima però di aver fatto almeno i complimenti ai tuoi ragazzi: non è cosa di tutti i giorni motivare ragazzi di quell'età, far si che decidano di loro spontanea volontà di privarsi di qualche ora o giorno di vacanza per preparare i loro lavori. Questi ragazzi meritano perché si sono impegnati e perché impegnandosi hanno tirato fuori ottimi risultati. E chissà che tra loro (tra qualche anno) non venga fuori un nuovo blogger scientifico che a sua volta sappia attrarre nuovi giovani verso le scienze?
Per il momento un salutone
Marco
La pernacchia a Blogger è indubbiamente liberatoria, Marco, però è inconcepibile che la piattaforma di Google vada in tilt per un post lungo. Bisogna trovare un modo per aggirare l'ostacolo perché non è sostenibile il tremore dei polsi sino al momento della pubblicazione!
EliminaSono d'accordo sul fatto che i mass (e poi media) dovrebbero contribuire alla diffusione di iniziative del genere, ma forse la Cultura, oggi, non fa notizia...
Intanto è già qualcosa che i fedeli lettori si adoperino nel pubblicizzare l'evento, nell'attesa che i semi si diffondano e possano apportare nuova linfa attraverso i partecipanti.
Grazie dei complimenti rivolti ai miei ragazzi, che si sono veramente impegnati in un periodo in cui si è portati a rilassarsi. Loro hanno tenuto duro, mettendo alla prova se stessi ed io ne sono molto ma molto fiera.
Bravi tutti ragazzi!
Cara Annarita,anche questa volta sei riuscita a sorprenderci per la straordinaria capacità di organizzare, coordinare e pubblicare quest'immensa e bellissima edizione del Carnevale, che offre una varia e ampia panoramica sul tema.
RispondiEliminaSono davvero tanti i contributi,anche stranieri; originali i lavori multimediali dei ragazzi, la cui partecipazione fa ben sperare.
Ti ringrazio per l'opportunità che mi hai offerto e per questa splendida iniziativa che è un prezioso patrimonio della rete.
Congratulazione a tutti i partecipanti!
Cara Maria, sono io a ringraziare te per il tuo bellissimo racconto. I contributi sono stati davvero tanti e cotanti:)
EliminaI miei ragazzi si sono impegnati con serietà. Grazie di aver apprezzato il loro lavoro.
Davvero fantasticamente super-bello!!Sarà costato fatica e impegno ma alla fine il lavoro è risultato splendido!!:) complimenti prof. per la presentazione degli argomenti,come dice spartaco,anche io mi sento moolto lusingato a essere tra quei nomi!é stato un onore partecipare.Grande proffff!!!
RispondiEliminaLuca, grazie. Sono contenta del tuo entusiasmo ed orgogliosa di voi. Siete stati molto bravi.
EliminaA domani!
La tua prof:)
Sono d'accordo con il mio compagno Luca.
RispondiEliminaE' stata veramente bravissima prof. Partecipare a questo #57 carnevale della matematica è stato veramente bellissimo. Anche altre persone provenienti dall'estero hanno partecipato a questo evento.
I lavori sono veramente tutti bellissimiii!!!!
Ancora complimenti prof!!!!!!
Matilde, sei riuscita ad infilare tre superlativi in poche righe. Ciò mi dà la misura del tuo entusiasmo per aver partecipato...e questa per me è la cosa più bella e gratificante.
EliminaCiao, piccola.
A domani:).
Annarita, hai fatto un capolavoro.
RispondiEliminaImmagino il lavoro, ma quando c'è l'amore e la passione
le alte vette si raggiungono, tu lo hai dimostrato.
Bravi tutti! Ma la nota che brilla di più in questo splendido "Carnevale" è il contributo dei tuoi alunni.
Senza offesa per nessuno.
Immagino la gioia dei ragazzi e la tua.
Buon proseguimento ragazzi assieme alla vostra Prof.
Un caro saluto a tutti i partecipanti.
Cara Rosaria, io e i miei ragazzi siamo molto contenti e orgogliosi di questa edizione. Non potrebbe essere diversamente.
EliminaGrazie della tua presenza e del tuo supporto.
Un caro saluto a te.
Conoscevo la tua bravura, ma con questa strepitosa edizione del Carnevale hai superato te stessa! Magnifica introduzione, meravigliosi i tuoi ragazzi e spettacolare, come sempre, il caro Marco C. Bravissimi tutti i partecipanti(tra cui parecchi amici di F.B)con i loro prestigiosi contributi.
RispondiEliminaComplimenti vivissimi, Annarita!
Un abbraccio,
maria.I
Grazie del passaggio e del commento, Maria. E' un piacere leggerti.
EliminaAbbraccio ricambiato.
Annarita
Molto molto bello, ricco e interessante, complimenti prof. e complimenti anche a tutti i partecipanti.
RispondiEliminaHo notato il mio nome in un applet di Geogebra di prima, ne sono felice anche se non lo ricordavo.
Grazie, Simone. Complimenti a te e ai tuoi compagni tutti.
EliminaVedi le sorprese gradite? Mi riferisco all'applet dimenticato;)
grazie Annarita! Un lavoro molto prezioso!
RispondiEliminaGrazie a te per aver partecipato:)
EliminaCara Annarita
RispondiEliminacomplimenti! gran bel carnevale! le tue pagine trasmettono un gran desiderio di sapere e molta creativita'. E i ragazzi hanno lavorato in modo entusiasmante
Cara Anna, ti ringrazio molto per il positivo feedback:)
EliminaI ragazzi saranno molto contenti del tuo apprezzamento nei confronti del loro impegno.
Grazie Annarita per tutto questo. Superando il Carnevale Unificato di settembre, hai superato te stessa. Cercherò di far pubblicità a questo Carnevale attraverso i miei canali.
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie a te Roberto, anche per la diffusione attraverso i tuoi canali:).
RispondiEliminaLa condivisione e la diffusione sono molto importanti per far conoscere iniziative meritevoli qual sono i Carnevali scientifici.
Ricambio l'abbraccio:)
prof è fantastico, ci sono moltissimi post e si vede la grande quantità di lavoro che c'è dietro. faccio i complimenti a tutti i partecipanti. a domani...
RispondiEliminaGrazie a te, Andrea, per aver letto, apprezzato sportivamente e commentato:)
EliminaA domani!
Sono d'accordissimo con i miei compagni Luca e Matilde, ha superato se stessa, è stata fenomenale!Non so come è riuscita a fare un lavoro del genere,collegando tutti questi argomenti e mettendoli in sintonia.Lei è un mito per tutti i ragazzi, e non solo per quelli di Solarolo ma per quelli di tutto il mondo.
RispondiEliminaBACIONI,UN ABBRACCIO :)
Catia, come al solito sei straripante!:)
RispondiEliminaTutto il mondo sarebbe troppo, lo sarebbe anche se fossi un mito per voi, miei alunni. Mi fa piacere il tuo entusiasmo, ma non è detto che i tuoi compagni concordino!;)
Ricambio i bacioni e l'abbraccio, va! A domani...azdora!
Un lavoro strepitoso e immenso.Complimenti a lei che si è presa l'incarico di ospitare questa edizione del carnevale della matematica e a tutti i partecipanti che sono stati numerosi.Cercherò di partecipare anche io il prossimo anno.
RispondiEliminaA domani!
Grazie dell'apprezzamento, Daniele. Il lavoro è stato tanto, ma pienamente ripagato dal risultato.
EliminaIl prossimo anno, preparerai per tempo il tuo contributo. Sarò felice della tua partecipazione.
A domani!
Si davvero bello
RispondiEliminaè stato molto interessante partecipare al 57 carnevale , inoltre
le faccio i miei complimenti per avere realizzato questo post. un saluto a domani
Grazie anche a te, Valeria.
EliminaA domani:)
Fantastico!!!
RispondiEliminaDavvero interessante, non ho ancora avuto modo di leggermelo e godermelo tutto!
Mi permetto di segnalare anche il numero di Bricks di dicembre 2012, dedicato appunto alla DIDATTICA DELLA MATEMATICA CON LE TIC (http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/?page_id=3240). Magari il link è già nel post e sono io che non l'ho trovato citato (ho visto solo l'immagine del "logo") perché in questo bellissimo post ci sono alcuni spunti presi anche da lì.
Grazie ad Annarita per questo riuscitissimo super-lavoro di aggregazione matematica/nt :)
Benvenuta, Monica:). Ho appena finito di leggere la tua esperienza didattica per conoscere qualcosa di te. Complimenti vivissimi!:)
EliminaL'articolo di Bricks è già citato alla fine del post, dato che l'articolo di Francesca Ravanelli, che ha partecipato al Carnevale, è presente sul numero di Bricks di dicembre.
L'introduzione mi è costata una settimana di intensa consultazione di fonti in rete e di innumerevoli spunti raccolti. Il tutto è citato nel post.
Gazie dell'apprezzamento.
A presto!:)
Annarita,
RispondiEliminanon ho parole per questo eccellente e "imperdibile" lavoro che coniuga intense riflessioni e molteplicità di spunti ed idee.
La collocazione all'inizio del 2013 non è casuale...il primo carnevale all'inizio di un nuovo anno...non è un caso...è un segno della necessità di tracciare una "linea di non ritorno"...non è più possibile pensare ad una didattica che non contempli la dimensione tecnologica digitale che, come ci hai mostrato, permette creatività, emozioni, ambienti simulativi dei quali non è ancora stato esplorato completamente il potenziale...
E, come ti ho scritto nella mail, la costruzione di questo carnevale, inserito in una cornice pedagogica-didattica internazionale, vale una...tesi di dottorato...
Non posso che ringraziarti ancora per la tua inesauribile mission divulgativa e collaborativa, capace di valorizzare anche contributi minimi, come il mio...
Da parte mia cerco di ampliare la condivisione in facebook, twitter e sul mio blog...
A presto
france
p.s.: guarda che userò qualche riferimento sitografico nella mia tesi!!!!
Cara France, ce ne fossero di "minimi" contributi come i tuoi! Hai narrato una esperienza bellissima e coinvolgente.
EliminaGrazie per la diffusione del Carnevale...e per il futuro riferimento sitografico nella tua tesi di dottorato:)
bellissimo, tutti i lavori sono magnifici
RispondiEliminaGrazie, Emanuele!
Eliminaé davvero un bel lavoro prof. anche se molto lungo (non che sia un difetto!)!! tantissimi complimenti a tutti i partecipanti.
RispondiEliminaProf è davvero un bel lavoro anche se molto lungo (non che sia un difetto!) e molto interessante ed è stato anche molto divertente ed istruttivo partecipare! Complimenti a tutti coloro che hanno contribuito al Carnevale!
RispondiEliminaMi fa piacere che tu abbia trovato divertente e costruttivo partecipare, tampi. E grazie dell'apprezzamento nonostante...la lunghezza!;)
Eliminaveramente bello!!! COMPLIMENTI a tutti i partecipanti per i bellissimi lavori ma anche a lei prof per essere riuscita a metter insieme tutti gli argomenti...immagino che dietro ci sia stato un lungo lavoro e tanto impegno. ma alla fine ne è valsa la pena!
RispondiEliminagrazie anche a tutti per i complimenti, anche io come i miei compagni sono felice di aver partecipato.
BELLISSIMO!!!
grazie prof.
ciao:)
Grazie anche a te, Giorgia. E' bello il tuo entusiasmo:)
EliminaAnch'io sono d'accordo con i miei compagni ha fatto un lavoro eccezionale!!
RispondiEliminaE' stata bravissima ha partecipare al 57 carnevale della matematica!!!
tutti quelli che hanno partecipato sono stati bravissimi!!!!
E' stato veramente bello partecipare al carnevale della matematica!!!!
A domani prof!!!!:):):)
Un lavoro eccezionale dai contributi superbi, organizzare il tutto arricchendolo d'immagini, riferimenti e presentazioni adeguate rende questo "Carnevale della Matematica" ancora più interessante e coinvolgente. Sei una coordinatrice coi fiocchi, cara Annarita, nonché una docente sempre in prima linea, la tua carica è aggregante, il risultato è nelle varie iniziative di grande qualità. Tutte valide le sezioni, ma sono rimasta colpita dalla coppia di genitori dei gemellini, laureati entrambi in matematica e informatica con la massima votazione, condividere la passione e ritrovarsi nella vita coniugale, lo trovo molto stimolante.
RispondiEliminaComplimenti a tutti i partecipanti e alla coordinatrice.
tante affettuosità
annamaria
Tante affettuosità anche a te, Annamria, e grazie del bel commento.
EliminaAnnarita
Un lavoro interessante e bellissimo.Complimenti soprattutto a lei che si è presa l'incarico di organizzare questa edizione del #57°Carnevale della Matematica ,ma il merito è anche quello di tutti i partecipanti , che sono davvero molti . Mi dispiace molto che quest'anno non ho partecipato , ma cercherò di fare di tutto per il prossimo anno . COMPLIMENTI !!!!!! Un lavoro strepitoso !
RispondiEliminaA domani prof.
Grazie dell'apprezzamento, Nicolò. Il prossimo anno, organizzandoti per tempo, potrai sicuramente partecipare.
RispondiEliminaUn salutone:)
Molto bello.Complimenti a tutti siete stati bravissimi e complimenti anche a lei prof:) Si vede che si sono impegnati per realizzarlo :)
RispondiEliminaMolto bravi tutti :)
A domani prof... :)
Mirabela, si sono sicuramente impegnati tutti per far riuscire bene l'evento.
EliminaGrazie di aver commentato. Magari, il prossimo anno potresti partecipare anche tu.
complimenti prof è un ottimo lavoro!
RispondiEliminaè veramente bellissimo!
RispondiEliminacomplimenti a tutti i partecipanti!!!!
Questo post è bellissimo! Complimenti a tutti i partecipanti! Dai più piccoli ai più grandi!!! :)Ciao prof a domani! Chiara A.
RispondiEliminaComplimenti per il mastodontico lavoro! Spulciando tra i post, pian piano, sto ancora trovando delle chicche :-) Sono contento dell'alto numero di partecipanti che dimostra un interesse concreto verso la matematica, interesse di cui l'Italia ha un gran bisogno...
RispondiEliminaTi ringrazio ancora per aver incluso i miei contributi. Ciao e a presto. Jean